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Scenari

Palermo, primo anno di tassa di soggiorno Oltre un milione e mezzo di euro incassati

10 Giugno 2015
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FederAlberghi: “Ora il Comune pensi a progetti di promozione e di miglioramento i servizi turistici”


(Nicola Farruggio, presidente di FederAlberghi Palermo) 

È stata istituita a maggio dello scorso anno. La tassa di soggiorno adesso fa il primo giro di boa e FederAlberghi Palermo analizza i conti ad un anno di distanza che lo stesso presidente, Nicola Farruggio, ha definito “di prova”.

Conti alla mano, da maggio 2014 a dicembre 2014, la tassa di soggiorno ha portato nelle casse comunali 1,1 milioni di euro. Una cifra che diventa più grande se a questi soldi vengono sommati i primi tre mesi del 2015 (+ 200 mila euro, portando il totale a 1,3 milioni di euro) e che si pensa potrà superare 1,6 milioni di euro conteggiando il secondo trimestre 2015.

La tassa di soggiorno prevede il pagamento di 50 centesimi a stella (qualsiasi tipologia di struttura ricettiva) per un massimo di 4 notti di soggiorno. Dal quinto giorno non è dovuta nessuna imposta. “Una valutazione opportuna – spiega Farruggio – visto che Palermo ha un turismo un po’ mordi e fuggi e quindi credo sia stato giusto applicare questi determinati tipi di paletti”. Palermo, nel 2014, ha accolto oltre due milioni di turisti, una cifra che sicuramente è destinata ad aumentare: “Questa cifra non comprende i croceristi che affollano ogni settimana la nostra città – dice Farruggio – ed aumenterà ancora di più quando l’Unesco ufficializzerà (tra fine giugno ed i primi di luglio, ndr) l’iscrizione dell’Itinerario Arabo-Normanno nel Patrimonio dell’Umanità. I dati parlano chiaro: chi ha ricevuto un simile riconoscimento ne ha poi tratto notevoli benefici in termini di presenze turistiche”.

La tassa di soggiorno è stata accettata dagli operatori turistici proprio perchè permette al Comune di poter incamerare risorse da poter riutilizzare in questo settore, mentre non è stata registrata nessuna lamentela da parte dei visitatori stessi: “Ormai è una consuetudine – spiega Farruggio – un meccanismo tanto rodato ed ormai affermato che non sorprende più nessuno. Adesso tocca al Comune fare in modo che questi soldi, e sono tanti, vengano reinvestiti in attività di promozione e di miglioramento dei servizi da offrire ai turisti. Altrimenti non ha più senso utilizzarla. Poi noi, insieme all'amministrazione, dovremmo cercare di fare in modo di spalmare il turismo durante tutto l'anno e non solo da maggio ad ottobre”.

Palermo ha avuto in questo ultimo periodo un incremento dei visitatori: “La nostra città rimane tra le mete preferite dai turisti grazie all’immenso patrimonio artistico e culturale di cui dispone – conclude Farruggio – e non dimentichiamoci che molte compagnie aeree low-cost hanno istituito nuove rotte che permettono collegamenti più rapidi e veloci ad un costo inferiore. E questo non può che fare bene al turismo palermitano”.

G.V.