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Scenari

Riserva vendemmiale e prezzi in aumento: “Il Prosecco superiore è pronto per nuove sfide”

28 Agosto 2015
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Intervista esclusiva con Innocente Nardi, presidente del consorzio di tutela del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene a pochi giorni dall'inizio della vendemmia


(I vgneti di Conegliano Valdobbiadene)

Occhi puntati sul presente, ma sguardo veloce al futuro.

Per Innocente Nardi, presidente del consorzio di tutela Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene sono giorni di fermento. La vendemmia è alle porte. Il gran caldo che ha spaventato gran parte dei produttori italiani, non ha avuto gli effetti devastanti in questa zona del Veneto. “Sì, il caldo c’è stato – spiega Nardi – ma non certo ai livelli del 2003. Qui comunque ci sono escursioni termiche tra il giorno e la notte che hanno favorito uno sviluppo ottimale degli acini”.

L’inizio della raccolta è previsto per i primi di settembre. Come ogni anno, la vendemmia è stata anticipata da un’assemblea costituita da tutte le Associazioni di Categoria in rappresentanza di viticoltori, imbottigliatori e cooperative, per un’analisi sull’andamento stagionale e di mercato. Dall’incontro, è emersa in modo unanime l’importanza di dare continuità alla strategia consigliata dal Consorzio di Tutela che suggerisce, come negli ultimi anni, di far evolvere in modo equilibrato sia l’offerta del prodotto che i prezzi, indirizzando entrambi verso moderati e graduali aumenti. Tutto questo per accompagnare sul mercato nazionale e internazionale un prodotto che è cresciuto coerentemente sia in volumi che in valore a tassi del 3-5% annuo.


(Innocente Nardi)

I tecnici che hanno analizzato le uve hanno parlato di eccellente qualità. Per questo il consorzio ha chiesto alla Regione Veneto la possibilità di mettere a “riserva vendemmiale” 10 quintali di uva per ettaro, per far fronte alle eventuali necessità che si dovessero manifestare nel 2016. Una misura precauzionale che potrà essere utilizzata dai produttori nei prossimi mesi, in funzione dell’andamento del mercato nazionale e internazionale.
“Lo abbiamo fatto di fronte a due situazioni favorevoli – spiega Nardi -. Visti il trend economico positivo e l’andamento dei vigneti, non abbiamo avuto dubbi. Ma l’ultima parola spetterà ai vertici regionali entro la prossima settimana”.

Il mondo del Prosecco è in grande fermento. “Noi siamo una denominazione, non abbiamo problemi di scorte ed il prodotto di base c’è – dice Nardi -. Ipotizziamo un moderato aumento dei prezzi nel mercato, tra il 3 ed il 5 per cento, perché crediamo che il successo del nostro prodotto derivi da un consolidamento del valore nel tempo. Questo per garantire il consumatore”
Lo scorso anno il Consorzio ha certificato 79 milioni di bottiglie. Il 56 per cento di queste sono finite sul mercato italiano. Le rimanenti, si sono un po’ divise tra i mercati storici e tradizionali del Prosecco Superiore (Germania, Svizzera ed Austria), il mercato statunitense e dell’Inghilterra. Ma all’orizzonte c’è la voglia di provare nuove sfide: “Penso al mercato asiatico, al Brasile, al Messico ed all’India – conclude Nardi -. Situazioni intriganti che presto cominceremo a valutare”.

G.V.