Archivio articoli dal 05/04/2011
La tuma persa non è persa: la ex Provincia sistemerà la strada per il caseificio Passalacqua
La tuma persa forse non è persa.
Un gioco di parole per raccontare delle novità che riguardano il caseificio di Salvatore Passalacqua che si trova a Castronovo di Sicilia, nel palermitano che era rimasto isolato a causa di un violento nubifragio che aveva spazzato via la strada di accesso all'azienda. Passalacqua, unico ad aver ripreso la produzione di questo antico formaggio e che aveva anche vinto il nostro premio Best in Sicily, aveva deciso di arrendersi: troppe volte aveva dovuto far fronte ad una situazione simile ed erano state decine le richieste di intervento senza mai ottenere risposta. Ora, il suo "grido di allarme" è stato recepito. Dopo l'impatto mediatico che ha avuto la sua storia, nella ex Provincia qualcosa si è smosso. Anche grazie all'intervento del sindaco del paesino, Vito Sinatra che ha chiesto la presenza fisica di un ingenere della ex Provincia per rendersi conto di persona della gravissima situazione. Venerdì ci sarà questo benedetto sopralluogo. La Provincia ha fatto sapee che eseguirà un intervento tampone, provvisorio, per affrontare l'inverno. Ma qui nasce il problema: pur avendo dei fondi disponibili per dei lavori di sistemazione definitiva della strada, la ex Provincia non può fare un relativo progetto. Così il sindaco ha comunicato ai vertici dell'ex Provincia che sarà il comune, a proprie spese, a far realizzare un progetto che poi sarà regalato alla Provincia che così potrà eseguire i lavori. Forse già entro la fine del 2019. Intanto Passalacqua ha potuto tastare con mano la solidarietà dei suoi cittadini che si sono messi a disposizione ognuno per le proprie competenze. Una ditta ha liberato parzialemte la strada ed adesso il caseifico può essere raggiunto dal camion del latte. La produzione è, così ripresa a ritmi normali. Nei prossimi giorni la ex Provincia definirà meglio i lavori,mettendo in sicurezza, almeno per il momento, l'arteria stradale. La tuma persa, insomma non è persa. Per fortuna.
C.d.G.
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