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Scenari

Svolta nella Doc Pantelleria: “sì” alla menzione Sicilia in etichetta

15 Giugno 2019
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di Francesca Landolina

Il nome Sicilia sarà accanto alla Doc Pantelleria. Dopo l’accesa disputa degli ultimi giorni (leggi qui), è questa la notizia che ci giunge al termine dell’assemblea dei soci del Consorzio che si è appena conclusa. 

La proposta che, nei giorni passati, ha scatenato polemiche e “no” decisi da parte delle forze politiche dell’isola soprattutto, è passata con la maggioranza dei voti. “Sono 2.618 votanti, i favorevoli sono 2.333, i contrari 285 e gli astenuti 19″, comunica il presidente Benedetto Renda, che non aggiunge altre dichiarazioni per il momento. Furioso il sindaco di Pantelleria e i consorziati che si erano dichiarati per il “no”. L’esito non rappresenterebbe la volontà della “vera maggioranza”, secondo il sindaco. Secondo lo Statuto, ciascun consorziato ha diritto ad un voto ponderale e cumulativo rapportato alla quantità di prodotto complessivamente ottenuto e/o vinificato e/o imbottigliato. Il monte voti complessivo è corrispondente alle unità di conto calcolate ai fini dell’applicazione del contributo annuale. Ciò significa che per determinare l’esito del voto e la decisione è stato incisivo il voto delle grandi cantine che producono sull’isola: Cantine Pellegrino e Donnafugata, proponitrici e sostenitrici della proposta di modifica del disciplinare a favore della Doc Sicilia, da inserire accanto alla Doc Pantelleria, seppur in modo facoltativo e non obbligatorio. Quello che accade oggi a Pantelleria è già accaduto per la Docg Cerasuolo di Vittoria e per le altre Doc minori che hanno già adottato questa possibilità. Ora l'ultima parola spetta al Ministero delle Poltiche Agricole, che deve rendere definitiva questa modifica. 

Un esito quello di oggi che, stando alle dichiarazioni del sindaco, non sembrerebbe mettere un punto alla questione. Tutt’altro. “Una beffa  – commenta il primo cittadino – Ci avevano fatto intendere che la questione si potesse momentaneamente rinviare per essere affrontata con più calma, invece ci hanno preso in giro, ignorando la voce dei piccoli produttori contrari e delle forze politiche”. E il clima non sembrerebbe neppure essere destinato a diventare mite. “Mi appellerò al Ministero – aggiunge il sindaco –  Non sosterrò il Pantelleria Doc Festival quest’anno e da questo momento il Consorzio non è che un nemico, perché tale si è dimostrato”. 

Oggi il Consorzio di Vini Doc Pantelleria, che vanta una lunga storia di viticoltura eroica e il riconoscimento dell’alberello pantesco come patrimonio dell’Umanità per l’Unesco, conta tra i suoi soci 325 viticoltori e 8 cantine e rappresenta l’85% della produzione Doc dell’isola (dati della vendemmia 2018).