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Scenari

Slow Food “sbarca” a Bagheria: presto la comunità dei panificatori dello sfincione

05 Agosto 2019
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E il limone verdello va verso il riconoscimento del presìdio

di Manuela Zanni, Bagheria (Pa)

All'interno di una manifestazione volta a magnificare le eccellenze dell'areale bagherese, partendo dal Limone Verdello, l'agrume che più lo rappresenta,  per continuare con il tipico Sfincione Bianco, non poteva mancare una serata “Slow Food”, il cui dogma “buono, pulito e giusto” è perfettamente in linea con i principi cardine espressi in questi giorni in occasione della kermesse “Verdello Fest”, in corso a Bagheria, in provincia di Palermo.

Un interessante dibattito ha animato la serata che si è tenuto nel giardino di Villa Palagonia, uno dei gioielli di rara bellezza di cui è ricca Bagheria. Esperti del settore, operatori dei comparti produttivi interessati e istituzioni si sono riuniti con l’intento di definire la strategia di tutela delle produzioni tipiche del territorio, il Limone Verdello e lo Sfincione Bianco, secondo i principi e i valori di sostenibilità etica dell'associazione. Questo riuscito sodalizio tra Slow Food e il Verdello Fest non deve affatto stupire tenendo conto che il tema scelto per la terza edizione della manifestazione bagherese è la sostenibilità. Motivo per il quale si è stabilita la definizione del percorso di tutela del Limone Verdello della Piana di Bagheria, che si orienta nella direzione della salvaguardia del contesto limonico costiero, con misure e azioni che puntano a favorire interventi di ripristino, recupero, manutenzione degli agrumeti caratteristici della zona che, partendo da Ficarazzi passa da Bagheria, Santa Flavia, Casteldaccia, Altavilla Milicia per giungere sino a Trabia e la piana di Campofelice di Roccella. Oggi la conduzione degli agrumeti, dopo un periodo di oblio, ritorna a rappresentare una fondamentale fonte di reddito per gli agricoltori e gli operatori della filiera agrumicola, grazie alla riacquisizione di valore aggiunto della coltivazione del limone che si protrae e si consolida da un decennio, ma costituisce al contempo, un fattore strutturale a forte valenza ambientale, in quanto concorre a preservare l'integrità dei territori e l'equilibrio naturale del delicato ecosistema costiero. 

“Queste le ragioni che identificano come interlocutore naturale per raggiungere tali obiettivi Slow Food, l’associazione internazionale no profit impegnata a ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali” ha commentato Mario Indovina, componente del Consiglio Nazionale e del Comitato Esecutivo Regionale Slow Food, in occasione del dibattito di apertura della serata. Gli fa eco Laura Elici, fiduciaria della Condotta Slow Food di Palermo che durante il dibattito ha consegnato la bandiera con l’ambita  “chiocciola” ad Adalberto Catanzaro ufficializzando la sua carica di responsabile della sezione Slow Food Bagheria.”E’ un grande segnale per me trovare collaboratori insieme ai quali fare crescere con impegno e dedizione la condotta di Palermo – ha commentato Laura Elici – Bagheria ha tutti i numeri per diventare una delle zone più attive, il Verdello e lo Sfincione Bianco sono due fiori all’occhiello che hanno grandi potenzialità che dobbiamo far conoscere in tutto il mondo”.

Presenti all’incontro anche Filippo Tripoli, Sindaco di Bagheria, Antonio Fricano, presidente del consorzio Apo Sicilia, Pietro Miosi, responsabile del marketing agroalimentare dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura, Salvatore Tosi, Direttore tecnico del Gal Metropoli Est secondo i quali, ciascuno con le proprie competenze, “l’impegno e la costanza profusi nel perseguire un obiettivo ambizioso come quello di valorizzare le risorse del territorio  bagherese sta portando i frutti sperati e occorre proseguire in questa direzione per crescere sempre più grazie alla sinergia di più comparti la cui unione farà la differenza”. 

“Occorre definire proposte, misure e azioni che puntino a favorire interventi di ripristino, recupero, manutenzione e salvaguardia degli agrumeti caratteristici delle fasce costiere di particolare pregio paesaggistico e a rischio idrogeologico, ai fini di tutela ambientale, difesa del territorio, del suolo e di conservazione dei paesaggi tradizionali.  Interventi che possono diventare fattore di promozione e di sviluppo i cui benefici ricadrebbero sull’intera società, presente e futura”, ha aggiunto Michele Balistreri, presidente dell’associazione “La Piana d’Oro” e organizzatore della manifestazione. Ma non è tutto. Nel corso della serata è anche stata annunciata ufficialmente la nascita della “Cominità dei Panificatori di Sfincione Bagherese”, attualmente sei, di cui fanno parte i maestri artigiani  Maurizio Valenti, Massimo Scaduto, Giampiero Pecoraro, Carlo Conti, Vita Gagliano e Gaetano Morici, dei quali, a fine serata è stato possibile assaggiare altrettante versioni, una diversa dall’altra, dello sfincione che sono state “porzionate” e offerte in degustazione ai presenti da un “collaboratore “ d’eccezione, il sindaco in persona.