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Scenari

Alice Waters, Eugénie Brazier, Anne Sophie Pic e le altre: il film sulle grandi donne chef

17 Maggio 2022

di Michele Pizzillo

Non è facile per una donna lavorare in cucina e, nello stesso tempo, essere gratificata per l’impegno che mette nell’ideazione e preparazione di ottimi piatti.

Una conferma di questa nostra affermazione l’abbiamo avuta assistendo all’anteprima italiana del film “A la recherche des femmes chefs”, documentario firmato dalla regista francese Vérane Frédiani di cui Identità Golose ha organizzato la proiezione nel proprio hub in occasione della 29esima edizione di “Sguardi Altrove Film Festival”, manifestazione dedicata al cinema e ai linguaggi artistici al femminile, per cui è stato scelto il tema portante “Le scelte etiche consapevoli di donne e uomini dei nostri giorni”. Il film della Frédiani è un racconto dettagliato della difficoltà incontrate dalle donne che hanno scelto di cucinare per professione e, contestualmente, possiamo azzardare a dire quanta cattiveria hanno incrociato che, poi, rendeva ancora più faticoso il loro lavoro. Importanti, però, sono i ritratti che la regista francese fa di alcune donne che hanno segnato momenti importanti perché la donna chef conquistasse il posto che le spetta. E’ stata una bella ricerca quella della cineasta francese presentando figure come l’americana Alice Waters, le francesi Eugénie Brazier (La Mére Brazier, a Lione), prima chef donna ad avere le tre stelle Michelin e Anne Sophie Pic e via via tutte le donne che nel passato e attualmente, sono punto di riferimento per buongustai raffinati. Nel corso della proiezione di “A la recherche des femmes chefs” è emerso che l’Italia ha un numero di donne chef stellate tre volte superiore alla Francia. E, a questo punto, mi rammento di una confidenza di Gualtiero Marchesi che per farsi un’idea se avrebbe mangiato bene in un locale che visitava la prima volta, imboccava la via della toeletta che spesso si raggiunge passando da vicino alla cucina e ne approfittava di dare una sbirciatina: “Se vedevo qualche donna ai fornelli ero sicuro di mangiare bene”. La serata organizzata da Identità Golose, che si è conclusa con una cena speciale firmata dalle stellate Arianna Gatti (Miramonti l’Altro) Cinzia De Lauri e Sara Nicolosi (Altatto), ha rappresentato l’avvio della collaborazione di Identità Golose con “Sguardi Altrove Film Festival” che, così, anticipa una nuova sezione del Festival dedicata a Cinema e Cibo che verrà ufficialmente inaugurata durante la prossima edizione di Sguardi Altrove che è organizzato da un’associazione culturale milanese senza scopo di lucro fondata nel 1993 da Gabriella Guzzi e da un gruppo di donne appassionate di cinema con l’intento di individuare e promuovere opere cinematografiche e audiovisivi a regia femminile.

E, così, Patrizia Rappazzo, direttrice artistica del Festival ha detto che: “Siamo molto contenti di iniziare la collaborazione con Identità Golose che, oltre a proposte culinarie stellate, si apre a un progetto culturale che coniuga il cibo al cinema e che con la proiezione di À la recherche des femmes chef segna la prima tappa di un percorso condiviso che auspichiamo proficuo e duraturo”. Ma le basi di questa collaborazione, confida Paola Valeria Jovinelli, vice presidente di MagentaBureau “risalgono all’anno scorso quando ho avuto l’opportunità di partecipare al Festival e di vincere il premio del pubblico con il mio film “Ho bisogno di me”. È stata un’esperienza entusiasmante, da qui è nata l’idea della collaborazione con la creazione di una sezione dedicata alle donne e alla cucina”. E, così, con la sezione Cinema e Cibo, Identità Golose e Sguardi Altrove Film Festival vogliono rendere omaggio al ruolo delle donne in cucina nel passato, presente e futuro. Anche perché “nei film di ogni epoca si è sempre cucinato e mangiato tantissimo e nelle vesti di cuoco o di chef ne abbiamo viste di ogni, figure al femminile come al maschile, personaggi in sintonia con il mondo casalingo ma anche fior di professionisti. Questa iniziativa si distingue perché va nella direzione di riconoscere e di rappresentare la figura professionale a livello di donne chef, il loro mondo mentale, le loro gavette e i loro sogni fino ai successi che hanno già ottenuto o stanno ancora vivendo. Sono loro le protagoniste, come ben raramente è successo prima”, dice Paolo Marchi, ideatore di Identità Golose. E il presidente di MagentaBureau Claudio Ceroni aggiunge: “Riteniamo che sia un incontro estremamente proficuo tra due realtà, una trentennale e l’altra quasi ventennale per dare corpo e valore al mondo delle donne in cucina. In Italia le donne stellate sono ancora in minoranza ma sono pur sempre maggiori rispetto ai paesi europei. Siamo promotori di volti nuovi, volti giovani e ci ripromettiamo attraverso la prossima edizione di Sguardi Altrove di dare corpo ad una sezione donne e cibo attraverso il cinema”.

Insomma, una serata davvero speciale grazie anche alla cena speciale che ha visto dialogare Arianna Gatti – sous chef del due stelle Miramonti l’Altro a Concesio (Brescia), punta di diamante di un team composto in stragrande maggioranza da giovani donne (e guidato da Philippe Léveillé) – e Sara Nicolosi e Cinzia De Lauri, chef del ristorante vegetale milanese Altatto che hanno proposto il cannolo di grano saraceno con luccio alla gardesana, il raviolo di sedano rapa alla piastra con aceto balsamico, risotto di montagna con spinaci spugnole germogli di larice e yogurth, maialino da latte con sorbetto di senape e dragoncello, pavlova al cubo ghiacciolo di menta e spremuta di papavero.