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Scenari

Allarme finti capperi Dop delle Eolie: i carabinieri ne sequestrano 13 tonnellate

27 Settembre 2021

Tredici tonnellate di capperi, pari a 13 mila chili, sono stati sequestrati dai Nas di Catania a Lipari, nelle isole Eolie.

Un duro colpo per l’immagine della neonata Dop capperi delle Eolie, ufficializzata da poco più di un anno. I carabinieri hanno eseguito un’ispezione presso un’industria di conserve alimentari di Lipari, individuata tra quelle autorizzate alla lavorazione e confezionamento del famoso “Cappero delle Isole Eolie”. Durante i controlli, i militari hanno concentrato le attenzioni su una fornitura di capperi stoccati all’interno di numerosi fusti privi delle prescritte indicazioni commerciali del prodotto alimentare contenuto. Il titolare dell’azienda non è stato in grado di documentare la provenienza del prodotto e quindi i Nas hanno sequestrato tutta la merce. A questi punto i controlli si sono spostati presso un’azienda all’ingrosso alimentare specializzata nella vendita di prodotti ortofrutticoli e conserve. Qui sono stati rinvenuti diversi fusti contenenti capperi con indicazione di origine Siria, Marocco e Tunisia. Anche in questo caso l’esercente non è stato in grado di esibire alcuna documentazione commerciale attestante la rintracciabilità, qualità e provenienza dei prodotti e l’intero quantitativo, circa 300 chili, è stato posto sotto sequestro. I commercianti sono stati segnalati alle autorità.

La produzione media dei capperi Dop delle Eolie si attesta sui 600/700 quintali l’anno, ossia circa 60 mila/70 mila chili. Il sequestro dei carabinieri è pari, dunque, in un colpo solo al quasi 20 per cento della produzione totale. A questo punto sarà necessaria un’attenta attività di vigilanza sia per evitare che il mercato sia invaso da falsi capperi delle Eolie, sia per difendere il marchio Dop di recente costituzione. Oggi il consorzio è composto da una sessantina di soci sparsi su tutte le isole. Il disciplinare prevede la possibilità di poter coltivare capperi su tutte e sette le isole che formano l’arcipelago delle Eolie, tutelato anche dall’Unesco. Quelle più vocate sono da sempre Salina e Lipari, ma si ottengono buoni prodotti anche ad Alicudi e Stromboli. Circa la metà dei capperi delle Eolie, in questo momento, provengono da Salina. Un chilo di capperi viene venduto ad un prezzo medio di 15 euro. La Dop, però, ha l’obiettivo di far aumentare questa produzione, visto che il mercato ha una domanda che non riesce più ad essere soddisfatta. 

C.d.G.