Archivio articoli dal 05/04/2011
Assegnate le Spighe Verdi: sono 46. Al top Marche e Toscana. Fuori Alba

Sono 46 le località italiane che si potranno fregiare del riconoscimento "Spighe Verdi" che, ormai da 4 anni a questa parte, viene assegnato ai comuni rurali.
Tra le principali novità, l'ingresso di Bisceglie (Puglia), Monforte d’Alba (Piemonte), Rivodutri e Roccagorga nel Lazio, Santa Maria del Cedro e Sellia in Calabria, Sant’Alessio con Vialone (Lombardia) e Todi, in Umbria e l'uscita di Alba in Piemonte, Anguillara Sabazia nel Lazio, Cavareno (Trentino-Alto Adige) e Vicoforte (Piemonte). Le Spighe Verdi sono il riconoscimento della Fee Italia, la sezione italiana della danese Foundation for Environmental Education, assegnati ai comuni rurali. In qualche modo, l’altro lato delle Bandiere Blu dedicato all’entroterra, all’agricoltura, alla tutela del suolo e del paesaggio. All’Italia dei borghi e delle colture tipiche. I riconoscimenti sono stati annunciati questa mattina dalla Fee insieme a Confagricoltura. Partecipazione pubblica all’educazione allo sviluppo sostenibile passando per il corretto uso del suolo, la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e il tasso di innovazione in agricoltura, qualità dell’offerta turistica, presenza ed efficacia degli impianti di depurazione, gestione dei rifiuti e differenziata, valorizzazione delle aree naturalistiche per finire con arredo urbano e accessibilità: questi alcuni dei parametri principali per ottenere il riconoscimento. Ogni anno possono cambiare e arricchirsi ma ovviamente l’agricoltura rimane prioritaria: alle Spighe Verdi si incrocia infatti il progetto EclCloud di Confagricoltura al quale non a caso si ispirano molti dei fattori considerati.
Le Spighe Verdi 2020 sono state assegnate in 13 regioni. La coppia al vertice, cioè con il maggior numero di riconoscimenti, è quella formata da Marche e Toscana, con sei località. Per le Marche sono Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano e Numana. Per la Toscana, invece, Castellina in Chianti, Massa Marittima, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Fiesole e Bibbona. Con cinque località seguono la Campania (Agropoli, Ascea, Massa Lubrense, Positano, Pisciotta), il Lazio (Canale Monterano, Gaeta, Pontinia, Rivodutri, Roccagorga), il Piemonte (Monforte d’Alba, Pralormo, Santo Stefano Belbo, Canelli e Volpedo) e la Puglia (Andria, Bisceglie, Castellaneta, Carovigno e Ostuni). Vantano invece tre località l’Abruzzo (Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Tortoreto), la Calabria (Santa Maria del Cedro, Sellia, Trebisacce) e il Veneto (Caorle, Montagnana, Porto Tolle) mentre per l’Umbria ricevono il riconoscimento Montefalco e Todi. C’è infine un comune rurale Spiga Verde in Liguria (Lavagna), in Lombardia (Sant’Alessio con Vialone) e in Sicilia (Ragusa).
C.d.G.
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