Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Aumentato valore dell’euro rispetto al dollaro, si teme frenata dell’export verso Usa

30 Gennaio 2013
export_vino export_vino

Proprio ad inizio d’anno, nel momento in cui le prospettive e le aspettative delle aziende agroalimentari italiane più che mai sono tutte rivolte oltre confine, arriva un dato diramato da Coldiretti che potrebbe gettare molti produttori in apprensione.

Riguarda l’export verso gli Usa o meglio una temuta  frenata dell’esportazione verso il principale sbocco per molte cantine e aziende che producono l’eccellenza Made in Italy. La notizia data dall’associazione dei consumatori è  che l’euro ha raggiunto nei confronti del dollaro il livello massimo raggiunto, da dicembre 2011. Ecco allora che si possono immaginare le conseguenze, preoccupanti se si pensa che il mercato statunitense, che in quest’ultimo periodo si era ripreso dopo lo scoppio della crisi, stava ritornando ad essere reattivo nei confronti della produzione italiana, addirittura facendo registrare nel corso del 2012 un incremento di esportazione del 16,8%. Boccata di ossigeno consistente per le aziende che hanno visto crollare praticamente il consumo interno. Il saldo positivo del commercio estero in generale con gli Usa, infatti, è ammontato nell’ultimo periodo a 13,99 miliardi di euro. Secondo quanto ha stimato la Coldiretti, con questo rialzo una frenata lieve delle esportazioni in atto ci sarebbe. 

La previsione emerge da un’elaborazione di dati Istat relativi al 2012. Il totale delle esportazioni del settore agroalimentare l’anno passato ha visto una crescita del valore dell'export dell’11%, toccando i 2,7 miliardi di euro. E proprio il vino è stato il prodotto più esportato, che nel mercato statunitense la fa da padrone. Tanto che l’importazione ha superato il miliardo di euro.

C.d.G.