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Scenari

Cavit si compra La Vis: nasce un colosso di vini del Trentino da 250 milioni di euro

17 Dicembre 2019
cavit cavit

Dopo le voci che si sono rincorse per mesi, arriva la firma sull'accordo tra Cavit e La Vis. Nasce, quindi, ufficialmente un colosso dei vini del Trentino che vale 250 milioni di euro. 

Secondo l'accordo, le società Cesarini Sforza Spumanti e Casa Girelli e l’80% della commerciale Glv, che distribuisce i marchi Cantina La Vis e Cembra Cantina di Montagna, vengono acquisite dal gruppo Cavit per circa 26 milioni, mentre la Cantina di Lavis e Valle di Cembra rientra a far parte della compagine sociale del consorzio, da cui era uscita nel 2006. La Vis va in assemblea venerdì 27 dicembre con bilanci in miglioramento, a parte i costi dell’operazione che pesano sul risultato finale, e praticamente senza più debiti finanziari. L’operazione, molto complessa e parte dall’accordo con le banche creditrici, ha liberato il gruppo La Vis di 42 milioni di debiti “non performing” cioè deteriorati. I principali creditori erano il pool di banche guidato da Cassa Centrale (18,9 milioni), di cui la quota maggiore era di Unicredit (9,1 milioni) e Isa (7,1 milioni). Banca Finint, presente anche in Trentino, ha acquistato dai creditori il debito finanziario. D’altro canto ha ricevuto gran parte della cifra versata da Cavit, attraverso la società veicolo Royal Eagle, per l’acquisto delle società del gruppo La Vis, cioè 20,75 milioni. In un caso, il debito con Banco Bpm, sono intervenuti anche Cooperfidi e Confidi Trentino Imprese a seguito delle fideiussioni che avevano prestato. Alla fine dell’operazione sul debito, La Vis risulta beneficiaria di risorse finanziarie nette per oltre 2 milioni. La Vis arriverà in assemblea il 27 dicembre con bilanci che non vanno in rosso, se non per gli oneri del riassetto. Cesarini Sforza Spumanti chiude i conti al 30 giugno con ricavi per 6,7 milioni, il 27% in più dell’anno prima, e un utile di 415 mila euro. L’azienda dello spumante Trentodoc è stata valutata, per la cessione a Cavit, poco meno di 8 milioni. Casa Girelli, la società di imbottigliamento e commercializzazione, fattura 39 milioni, in leggero calo, e ottiene un utile di 291 mila euro. Viene ceduta al prezzo di 15,8 milioni. Glv, in cui La Vis mantiene il 20%, ha ricavi per 16 milioni e un utile di 267 mila euro. La cantina, di suo, vede i ricavi balzare a oltre 40 milioni, per l’acquisizione del ramo commerciale di Ethica, ma chiude i conti in rosso di quasi 7 milioni per gli oneri dell’operazione. 

C.d.G.