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Scenari

Chianti Classico, quante novità: si potrà stoccare vino fuori dalle zone di produzione

10 Luglio 2020
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“Tempi eccezionali, richiedono misure straordinarie”. Così Carlotta Gori, direttore del consorzio Chianti Classico commenta le importanti decidione prese dall’assemblea del consorzio toscano ieri per fronteggiare la ripresa dopo l’emergenza sanitaria causata dal coronavirus.

Nei mesi di lockdown i telefoni non si sono mai spenti. E le riunioni, seppur in virtuale, si sono susseguite. Con un unico scopo. Non farsi trovare impreparati alla fase della ripartenza. E per gestire al meglio il rilancio del Gallo Nero. Per questo sono state individuate delle linee strategiche di gestione della denominazione a medio-lungo termine, ma sono state anche proposti interventi immediati volti a gestire gli aspetti produttivi, l’assorbimento del prodotto sul mercato e sostenere finanziariamente le aziende più colpite dall’emergenza sanitaria.

ACCESSO PREFERENZIALE AL CREDITO
Fra gli interventi immediati a sostegno delle aziende, la misura più innovativa riguarda l’accordo con Banca Monte dei Paschi di Siena per l’accesso preferenziale al credito riservato in esclusiva ai viticoltori del Gallo Nero. Una vera e propria novità per il comparto vitivinicolo che prevede l’utilizzo dell’istituto del pegno rotativo non possessorio, applicabile oggi, grazie al decreto Cura Italia, anche ai prodotti agricoli e alimentari a denominazione di origine protetta, compreso il vino di qualità. Il Consorzio è stato il primo ente in Italia a ricorrere a questa nuova misura a supporto delle aziende, per la cui attuazione c’è solo da attendere l’auspicato decreto attuativo del Mipaaf (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali).

STOCCAGGIO FUORI DALLA ZONA DI PRODUZIONE. ANNATA 2019 DALL’1 GENNAIO 2021
Ma non solo. Perché per poter venire incontro alle aziende nella gestione di eventuali giacenze di prodotto createsi nel periodo di lockdown, a causa della chiusura temporanea del canale Horeca, sono state poi approvate due misure straordinarie: la prima contempla la possibilità temporanea (per 18 mesi) di stoccaggio del prodotto fuori della zona di produzione, ma rimanendo nelle province di Firenze e di Siena; la seconda prevede il posticipo dell’immissione al consumo dell’annata 2019, che potrà pertanto essere immessa sul mercato solo a partire dall’1 gennaio 2021, anziché dal 1 ottobre.

FONDO DI STABILITA’ PER LA RIDUZIONE VOLONTARIA DELLE RESE
Altra importante novità, fra gli interventi straordinari, è la costituzione di un fondo di stabilità fino a 1,5 milioni di euro per la denominazione Chianti Classico, fondo che sarà sostenuto da tutte le aziende che imbottigliano Gallo Nero. Una parte del fondo di stabilità verrà impegnata ad integrazione del contributo del Governo per la riduzione volontaria delle rese: un contributo suppletivo a quello concesso dalle istituzioni volto a stimolare le aziende nell’applicazione della misura. Come altra possibilità di impiego del fondo, ma solo in estrema ratio, il Consorzio non esclude poi di intervenire con un’azione assolutamente inedita a salvaguardia del lavoro dei viticoltori: l’acquisto di partite di vino sfuso Chianti Classico 2019.

“Questa acquisizione straordinaria dovrà avere scopo emergenziale, temporaneo e non lucrativo – dichiara Carlotta Gori, direttore del Consorzio – Si tratta infatti di una misura esclusivamente dipendente dalla contingenza Covid-19, che sarà messa in atto, solo in caso di vera necessità, per la tutela e la cura degli interessi della denominazione”. Infine, è stata recepita positivamente dall’Assemblea l’attenzione del Consorzio verso nuove iniziative di promozione, destinate a sollecitare la domanda dei mercati e generare ulteriore attenzione sul marchio Gallo Nero. “Il fondo di stabilità deliberato dall’Assemblea è uno strumento quanto mai necessario in questo momento perché intende fornire un sostegno immediato alle aziende maggiormente colpite in una situazione imprevista e decisamente anomala che richiede l’impegno e la solidarietà di tutti gli associati – dichiara Giovanni Manetti, Presidente del Consorzio – Vorrei sottolineare che una misura di sollievo finanziario rivolta alle aziende del Gallo Nero porterà senza dubbio benefici a tutto il tessuto socio-economico del territorio chiantigiano. Per la ripresa del mercato post emergenza sanitaria sono convinto che oggi più che mai dobbiamo puntare ancora una volta sulla qualità dei nostri vini. La pandemia ci ha dato infatti un’occasione unica: quella di poter concentrare per alcuni mesi tutto il nostro impegno sulla cura del vigneto. L’obiettivo che noi viticoltori del Chianti Classico oggi ci poniamo è quello di produrre il miglior vino della nostra carriera e che sia questo il ricordo che ci porteremo appresso tra qualche anno, quando apriremo delle eccezionali bottiglie di Gallo Nero 2020”.

C.d.G.