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Scenari

Consapevolezza, sicurezza e sostenibilità: così il bistellato Marco Sacco riapre i suoi locali

27 Maggio 2020
Marco Sacco Marco Sacco

Lo chef due stelle Michelin Marco Sacco, dopo questi mesi di chiusura imposta dal lockdown, riaprirà dall’1 giugno entrambi i ristoranti gestiti dalla sua famiglia sul territorio piemontese: Piccolo Lago, sulle rive del lago di Mergozzo a Verbania, e Piano35, in cima al grattacielo Intesa Sanpaolo a Torino.

“Non vediamo l’ora di poter tornare a cucinare per i nostri clienti e non vediamo l’ora di poter ampliare la nostra offerta – dice lo chef – Dall’1 giugno il Piccolo Lago sarà un giardino aperto, conviviale, nel pieno rispetto di tutte le nuove normative”. Un nuovo concetto di bistrot, mutuato dall’esperienza torinese, sarà introdotto al Piccolo Lago. Aperto sin dalle 10 del mattino, il giardino vuole essere il luogo ideale dove i clienti possano rilassarsi, pranzare in mezzo alla natura e specchiarsi nelle acque del lago prealpino più pulito d’Europa. Il cliente potrà scegliere tra cinque box: quattro salati e uno dolce. Inoltre, chi lo desidera, potrà godere degli ampi spazi all’aria aperta del Piccolo Lago per tutto il giorno: prendendo il sole, gustandosi una merenda gourmet o scegliendo il momento dell’aperitivo. Una proposta giardino attiva sette giorni su sette.

(Piccolo Lago)

“Noi ristoratori, per primi, dobbiamo parlare a chi vive qui o a chi uscendo dalle città cerca luoghi dove respirare bellezza e serenità – continua Marco Sacco – Vogliamo essere un punto di riferimento per l’intera stagione estiva per tutti coloro che desiderano passare una mezza giornata a piedi nudi sull’erba, fare un giro gastronomico a bordo della nostra barca rigorosamente elettrica, o semplicemente provare la nostra cucina in uno scenario incantevole”. Alla sera, sempre a partire dall’1 giugno, il Piccolo Lago riaccenderà le luci della sua grande sala e tornerà, dal mercoledì alla domenica, a proporre la sua visione di alta cucina. L’offerta stellata è stata rimodulata e ora darà la possibilità ai clienti di poter scegliere tra due menu, “Storico” e “Innovativo”.

(Piano35 – ph Giuseppe Di Mauro)

A Torino Piano35 aprirà inizialmente la sera, dalle 19,30 alle 22. Il locale manterrà i suoi 60 coperti e molti dei tavoli verranno distribuiti lungo tutto il perimetro della bellissima serra bioclimatica. Questa nuova sistemazione logistica permetterà ai clienti di cenare affacciandosi sul panorama unico della città sabauda e godere della straordinaria atmosfera del moderno giardino progettato da Renzo Piano a 150 metri d’altezza. L’offerta di Piano35 si baserà su tre differenti proposte di menu, ognuna di quattro o di sette portate, a seconda che si scelga il percorso breve oppure il percorso completo. “A Piano35 abbiamo pensato a tre percorsi – spiega lo chef – “In Piemonte”, un mio omaggio alla grande tradizione culinaria torinese, “Giro d’Italia”, in cui a farla da padrone sarà la materia prima del Belpaese, per arrivare infine al menu “Piccolo Lago a Torino” con i classici stellati del ristorante di Verbania, dal Lingotto del Mergozzo al Flan di Bettelmatt alla Carbonara au Koque”. Stesso impegno, ricercatezza e sostenibilità contraddistinguerà la riapertura del Lounge bar Piano35 che tornerà ad essere, dalle 18 all’una di notte, uno spazio di relax e svago, dove la miscelazione di Simone Sacco e la creatività del ristorante proseguiranno il solido dialogo iniziato qualche mese fa. La proposta vede protagoniste due famiglie di drink: “i soliti classici” e “gli insoliti”, accompagnati dalle golosità di quello che è stato ribattezzato “Street Food sopra Torino”. Anche qui, seguendo le nuove regole, tavolini e divanetti saranno ben distanziati gli uni dagli altri. “Dopo questo periodo di pausa – conclude lo chef – la famiglia Sacco metterà a disposizione tutta la sua l’esperienza e professionalità che insieme alla voglia di svago e senso di responsabilità dei nostri clienti, permetterà di ammirare panorami lacustri e urbani godendo nuovamente, con tutta la sicurezza necessaria, dei piaceri della ristorazione”.

C.d.G.