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Scenari

Dal Regno Unito la top ten delle tendenze nel mondo enoico

26 Gennaio 2012
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Il Regno Unito è da sempre un (se non ‘il’) mercato che anticipa e segna i trend che poi fanno moda in tutto il mondo. Anche in tema di vino.

E con le Olimpiadi di Londra e i 60 anni di regno della Regina Elisabetta nel 2012, l’attenzione mediatica su quel che succede Oltremanica sarà ancora più forte. Ecco perché può servire capire quali saranno i più importanti ‘topics’ in tema enoico nel Paese. A fare la ‘Top 10’ è la rivista ‘The Drink Business’, tra le più seguite di Oltremanica e resa nota da Winenews.

Alla prima posizione il tema della sostenibilità. Tanto che il packaging verde, per molti operatori, sarà una chiave di successo.

Al secondo posto l’atteso boom degli sparkling wine d’Inghilterra, dove, negli ultimi 5 anni, i vigneti sono cresciuti del 40%, con i produttori inglesi che cercheranno di far aumentare la domanda per i loro prodotti, a discapito, in parte, di italiani e francesi.

Altro topics è il vino rosato. Continuerà la crescita dei vini rosati, sempre più destagionalizzati e popolari, al punto da insidiare nel consumo i vini bianchi, a patto di offrire prodotti di qualità tra 10 e 12 sterline allo scaffale.

La rivista segnala poi, lo spostamento dell’attenzione dei ricchi asiatici dai vini di Bordeaux a quelli di Borgogna, che renderà più difficile per i collezionisti inglesi accaparrarsi queste etichette, costringendoli a cercare vini dal miglior rapporto qualità-prezzo.

C’è anche la riscossa dei vini del Vecchio Mondo, Italia, Spagna e Portogallo in testa, che offrono una migliore qualità-prezzo e con più identita sui concorrenti australiani, per esempio e cileni, anche grazie ad un euro meno valutato sulla sterlina.

Tra i topics anche i vini naturali. Il movimento di questi vini uscirà dalla nebbia: lo dicono i tanti sold-out degli eventi dedicati e il successo crescente delle pubblicazioni sul tema.

Diminuiranno, invece gli acquisti di vino nel canale on-trade, a favore di un più economico consumo a casa, con gli acquisti sempre più concentrati nella grande distribuzione. Dove, però, si estremizzerà ancora di più la forbice tra vini di basso prezzo e le etichette top. Senza contare che il 2012 vedrà la crescita sul mercato dei vini a più basso tenore alcolico.

Il 2012, infine, vedrà lo Chardonnay scrollarsi di dosso l’immagine di vitigno semplice e solo da neofiti del mondo del vino.

C.d.G.