Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Dati Federdoc. La Doc Asti al suo massimo storico di produzione

10 Aprile 2012

Aumenta la produzione a denominazione di origine in Piemonte. Cresce la Doc Asti e recupera il Dolcetto.

Questi sono alcuni dei dati che Marco Baccaglio, blogger esperto di numeri e di trend del vino, ha pubblicato su I numeri del vino. Un quadro parziale circoscritto per ora solo alla regione big del vino italiano fornito dalla ricerca di Federdoc, la Confederazione Nazionale dei Consorzi volontari per la tutela delle denominazioni di origine, e riferito al 2010. Ancora sarebbero incomplete, come avverte lo stesso Baccaglio, le informazioni sull’andamento della produzione di qualità nelle altre regioni.
 
Intanto il Piemonte che l’analista ci fotografa sul suo blog può dare qualche indicazione sullo stato generale del comparto.

Salta all’occhio un record. La produzione della Doc Asti ha raggiunto il suo massimo storico con 750 mila ettolitri, registrando un più 9%, quindi rappresentando il 33% del prodotto totale. Si afferma così come la prima denominazione sulla rosa delle 59 che vanta il Piemonte.

Un dato interessante è poi la forte crescita che ha segnato la Doc regionale Piemonte. Più 24% con 306 mila ettolitri. Posizionandosi al secondo posto. Al terzo la Doc Barbera d’Asti (221 mila ettolitri). La Doc Barbera in generale, che comprende in tutto 5 denominazioni, starebbe però subendo dal 2007 un leggero costante calo, passando da una produzione, in quell’anno, di 563 a 396 mila ettolitri nel 2009.

Diminuiscono anche, come riportato da i dati raccolti da Baccaglio, gli ettari di produzione. Nel 2010 ne sono stati denunciati 35mila, segnalando una riduzione del 8% rispetto all’anno precedente di riferimento. Minore superficie sì ma con una resa di 90 quintali per ettaro, questa invece cresciuta del 16%. 

Maggiori dettagli sul blog. 

C.d.G.