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Scenari

Davide contro Golia, la battaglia legale sul nome Lafite

18 Settembre 2013
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Scontro legale tra un'icona del vino e un produttore nell'Aoc Fronton.

Il tema della disputa è la tutela del marchio Chateau Lafite. Il brand di uno dei fine wine più famosi al mondo e più ricercati da ricchi wine lover e collezionisti ha citato Eric Gendre, che produce nell'Alta Garonna uno vino ottenuto da uve Négrette e venduto a 5 euro e che riporta il nome della tenuta, che è appunto Lafite.  Nome tra l'altro piuttosto diffuso in molte aree della Francia.

Il giudice ha dato ragione alla prestigiosa azienda nella Pauillac che rivendica l'esclusiva del nome Lafite, e Gendre dovrà incassare il verdetto. Nulla ha potuto il valersi sulla diversa strada commerciale che prevede un posizionamento completamente diverso e lontano da Chateau Lafite, o la disponibilità a modificare il nome del marchio inserendo accanto a Lafite il nome della madre, Rose, o ancora la storia dell'azienda, che esiste dal XVII secolo. Gendre Possiede 37 ettari tra Castelnau d’Estrétefonds e Bouloc e le vigne, sostiene il produttore, sono tra le più antiche dell'areale. A testimoniarlo anche i reperti archeologici trovati nella sua tenuta e che però non hanno dissuaso il giudice.

Questa è solo una delle battaglie legali che in questi ultimi anni vedono titani del vino contro aziende con cui condividono lo stesso nome. Sono salite ad una cinquantina. L'attenzione della proprietà di Chateau Lafite-Rotschild si è accesa sul produttore da quando questo ha cominciato ad esportare in Cina nel 2009, mercato dove il fine wine è molto “popolare”, uno dei più amati dai consumatori della upper class, ricercato come status symbol.