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Scenari

Doc delle Venezie, il consorzio si rifà il look. Armani: “Nel nostro nome un’icona mondiale”

01 Luglio 2021

Nuovo sigillo, nuovo stilema per la Doc delle Venezie, che d’ora in poi accompagnerà la Denominazione nel rafforzamento della sua identità territoriale.

Rebranding, è il nome di questa operazione del Consorzio Doc delle Venezie, intenzionato ad accrescere la “reputazione” della più estesa area a Pinot grigio del mondo. Ma al centro del progetto la volontà di rappresentare tutti i valori intrinsechi di cultura e territorio che contraddistinguono le Tre Venezie e veicolarli in modo efficace sui mercati internazionali. Detto in termini di marketing un grande lavoro di posizionamento, strategia e rafforzamento della brand awareness: una veste rinnovata per il Pinot grigio delle Venezie che, oltre a strizzare l’occhio a componenti grafiche più moderne e giovanili, include per la prima volta chiari riferimenti a tutto il territorio. Al centro restano invariati la presenza del ferro di Gondola e il richiamo alla bandiera italiana; ora, però, accompagnate da elementi geografici altrettanto importanti quali la pianura, le colline e le montagne che modellano il nostro Nordest, linee che prendono vita dalle tre regioni di produzione, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Trento. A racchiudere il sigillo 12 punti che simboleggiano le province dell’areale di produzione della Doc. “Abbiamo sempre avuto la fortuna di avere nel nome e nel logo un’icona mondiale, Venezia – dice il Presidente del Consorzio Albino Armani – Il nostro obiettivo oggi è quello di trasmettere al mondo un messaggio quanto più vero e coerente, pur mantenendo quella familiarità che ci siamo guadagnati, con non poca fatica, a livello globale”.

Maristella Vita