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Scenari

Due nuovi ingressi nella “famiglia” di 100 vini: entrano Baron Longo e Fonzone

14 Aprile 2020
Andrea_Farinetti_ridotta Andrea_Farinetti_ridotta

Il gruppo “100 Vini” si arricchice con due nuovo ingressi. Entrano a far parte della famiglia del vino virtuoso d’Italia Baroln Longo dall’Alto Adige e Fonzone dalla Campania.

Ora i produttori che fanno parte del gruppo voluto dalla famiglia Farinetti (nel 2012 si chiamava Vino Libero) sono 18 e distribuiscono oltre 400 etichette. “100vini è la trasformazione di vino libero, nato nel 2012, con l’obiettivo di far diventare sostenibili tutti i produttori che facevano parte di questo progetto e di narrarli al mondo – spiega Andrea Farinetti – Nel 2018 queste aziende hanno compiuto questa trasformazione diventando biologiche certificate o in conversione, utilizzando solo componenti di origine sostenibile e molte di queste hanno iniziato un percorso di sostenibilità a 360° usando anche energie o acque rinnovabili. Come vino libero anche 100vini vuole essere un contenitore di identità italiane del mondo del vino. Per concludere il nostro progetto, serviva allargarsi ad altre aree enologiche italiane. Ed ecco spiegato l’ingresso di due aziende amiche e serie dalla Campania e dall’Alto Adige che, come noi, hanno ben saldo il concetto di sostenibilità e che, come noi, sono entrate nel mondo del vino per un gesto d’amore. Ed è così che la famiglia Fonzone in Irpina ha deciso di salire a bordo e, come loro, anche Baron longo, altoatesino, che ha ricominciato a produrre vino nel 2015 dopo una lunga tradizione. Due amici, due gran bei produttori che hanno una filosofia comune e che da oggi fanno parte di 100vini, un gruppo di produttori, enologi, amici di bevute, ristoratori ed enotecari”.

Baron Longo, sorge su una collina preistorica dell’Alto Adige meridionale, intorno al pittoresco castelletto di Villa a Egna. Nella Bassa Atesina a dieci minuti da Bolzano, si posiziona in una territorio annoverato tra le più antiche aree vitivinicole d’Italia. Venti ettari di vigneti a coltivazione biologica che si estendono a 240 metri sul livello del mare. Le varietà coltivate sono Chardonnay, Pinot Bianco, Cabernet e Merlot per la produzione di vini naturali, che si distinguono per finezza, nobiltà e eleganza. Una cantina con una storia secolare eppure così attuale, come spiega il mastro cantiniere Anton Longo: “Percorrere nuove vie significa innanzitutto riprendere la nostra tradizione familiare, viverla e sperimentarla”.

Fonzone nasce in un angolo di natura nel cuore dell’Irpinia “con il desiderio di contribuire alla produzione di un valore in un territorio di grandi vini”, dice il fondatore Lorenzo Fonzone Caccese. Nata nel 2005, un’azienda relativamente giovane e già ben radicata nel territorio. Vicino a Paternopoli, nell’areale del Taurasi, si estendono circa 30 ettari vitati ad Aglianico, Fiano, Greco e Falanghina. L’attività produttiva dell’azienda si concentra nella direzione di una viticultura sostenibile, minimizzando l’impatto delle pratiche agricole ed enologiche, avendo come obiettivo principale la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei consumatori. A questo proposito nel 2020 sono iniziate le partiche agronomiche necessarie per la conduzione biodinamica dei terreni.

100 Vini Fine Italian Wines è una distribuzione nata nel 2019 per scommettere sulle eccellenze vitivinicole del nostro paese e creare “un insieme di esperienze di vita virtuosa da nord a sud dello stivale”, spiega Andrea Farinetti. Dalla provincia di Bolzano a quella di Palermo, si tratta di 18 realtà che affrontano i diletti e le fatiche quotidiane dell’imprenditoria vitivinicola: Fontanafredda; Borgogno; Agricola Brandini; Casa e.di Mirafiore; Cascina Valle Asinari e la distilleria Montanaro (Piemonte); Baron Longo (Alto Adige); Serafini e Vidotto e Ronco Belvedere (Veneto); Le Vigne di Zamò (Friuli Venezia Giulia); Colombaio di Cencio e Certosa di Belriguardo (Toscana); Fulvia Tombolini (Marche); Lungarotti (Umbria); Poderi Marchesi e Migliorati (Abruzzo); Fonzone (Campania); Trullo di Noha (Puglia) e Carranco e Baglio di Grisi (Sicilia). Il desiderio è quello di riportare il vino al suo ruolo di centralità, raccontando l’impegno che ogni singolo bicchiere di vino racchiude e appassionare il consumatore alle storie, ai luoghi e alle persone che lavarono dalla terra alla bottiglia.

100 Vini racconta la biodiversità italiana attraverso i vitigni autoctoni, coltivati con una particolare sensibilità verso la terra e le tradizioni per dare sempre più valore a ogni singola azienda. Il percorso virtuoso di sensibilizzazione verso la sostenibilità è iniziato già negli anni 2000, per concretizzarsi poi nel 2012 con il progetto “Vino Libero”, che ha permesso di portare all’attenzione del mercato un tema fondamentale: la sostenibilità. Vino Libero ha fatto crescere in tutte queste aziende la sensibilità e la consapevolezza verso questo tema e tutte hanno avviato – e molte hanno già concluso – il percorso di conversione e di certificazione biologica. Un percorso virtuoso che porta con se un nuovo modo di essere e di comunicare. Ad oggi oltre 30 dei vini della distribuzione sono biologici, 5 cantine interamente biologiche e le altre stanno seguendo in percorso di conversione biologica. L’obiettivo è arrivare ad essere completamente Bio nel 2025. L’approccio sostenibile della distribuzione è declinato a 360°. Per 100 Vini, la sostenibilità è un modo di essere, una scelta imprescindibile che porta a compiere delle azioni rispettose per l’ambiente dal vino al packaging, non solo in campagna e in cantina. Dalla scelta dei tappi: vegetali, rinnovabili e sostenibili, al vetro delle bottiglie riciclato mediamente all’80%, alle etichette e i cartoni con certificazioni Fsc, senza dimenticare l’utilizzo consapevole dell’acqua e dell’energia.
C.d.G.