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Scenari

Ebola, a rischio la produzione di cacao

13 Ottobre 2014
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E' il virus che sta facendo tremare il mondo.

Migliaia di morti in Liberia. In Usa, a Dallas, dopo il decesso del medico Thomas Eric Duncan rientrato proprio dalla Liberia dove aveva tentato cure sperimentali contro l'Ebola, è massima allerta per nuovi contagi, in Spagna l'infermiera Teresa Romero,  a Madrid continua a combattere contro il virus letale per l'uomo mentre si registrano altri casi sospetti . Fra pochi giorni i Ministri della Salute dell'Ue si riuniranno in seduta straordinaria a Bruxelles per le misure da adottare per gestire l'emergenza. Adesso giunge anche la notizia che l'Ebola minaccia anche alcuni cibi prodotti in Africa, come il cacao. Il raccolto in Costa d'Avorio il maggiore produttore  al mondo, è a rischio. Dalla Liberia e dalla Guinea, arrivano molti lavoratori stagionali.

La Costa d'Avorio produce in media circa 1,6 milioni di tonnellate di cacao l'anno, il 33 per cento del totale nel mondo, e il contraccolpo sui prezzi si e' gia' fatto sentire, mentre le maggiori aziende internazionali del settore si stanno organizzando per raccogliere fondi da donare in aiuti per combattere e prevenire il virus. I

Il governo ivoriano ha disposto la chiusura delle frontiere con i sui vicini sin dallo scorso agosto e a settembre i costi dei futures del cacao si sono impennati. Da una media tra i 2.000 e 2.700 dollari per tonnellata, hanno raggiunto i 3.400 dollari, scrive Politico.com, secondo cui nelle ultime due settimane, tra alti e bassi, si sono stabilizzati attorno a 3.100 dollari. E i giganti del cioccolato si sono gia' mobilitati.

La World Cocoa Foundation (Wcf) ha avviato una sottoscrizione tra i suoi 115 membri, tra cui Nestle' e Mars, per ottenere donazioni da devolvere attraverso la sua Cocoa Industry Response to Ebola Initiative, e mercoledi' alla sua riunione annuale, a Copenhagen, rendera' noto come i fondi arriveranno agli operatori sanitari in prima linea, come la Croce Rossa o la Caritan International.

Inoltre, una delle maggiori aziende internazionali del cioccolato in Costa d'Avorio, il gigante svizzero Barry Callebaut, ha avviato corsi di prevenzione per tutti i suoi dipendenti sul posto, cosi' come la Nestle'. La paura' e' pero' comunque tanta. Come riferisce Politico, Tim McCoy, consigliere del Wcf, lo ha potuto constatare di persona, nel corso del suo ultimo viaggio in Costa d'Avorio, a settembre. “Nelle riunioni – ha raccontato – di solito ci si stringe la mano e spesso tra uomini e donne ci si scambia un bacio sulle guance. Ma ora nessuno lo fa piu'”.