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Scenari

Ecco come il vino può rilanciare un territorio, la case history di Randazzo

27 Maggio 2013
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Il blogger californiano Alder Yarrow con il sindaco di Randazzo Ernesto Del Campo

Da cinque anni sindaco a Randazzo, nel cuore pulsante dell’Etna Valley, Ernesto Del Campo ha vissuto l’esplosione di una zona vinicola sconosciuta fino a poco tempo fa e oggi fra le più in voga d’Italia.

Quello spazio che confina con Solicchiata e Passopisciaro, frazioni di Castiglione di Sicilia, sul quale molti produttori hanno messo gli occhi negli ultimi anni, acquistando terreni e vigneti abbandonati. Gli ultimi sono stati Cusumano che ha preso 20 ettari e Marco de Grazia che ha aggiunto altri tre ettari a quelli che già possedeva. Hanno investito recentemente in quella che qualcuno a paragonato alla Côte d'Or, sottozona della Borgogna, anche Planeta, Firriato, Tasca d’Almerita, Duca di Salaparuta.

“Dieci anni fa a Randazzo non c’era nemmeno una cantina – racconta con piglio soddisfatto Del Campo – oggi ce ne sono dodici che lavorano anche per conto terzi. Si è sviluppato un sistema che dà e può continuare a dare molto al territorio”. Basti pensare che – caso forse unico in Italia – alla produzione dei vini dell’Etna lavorano quasi solo maestranze locali. E nell’ultimo periodo anche i giovani non fuggono più verso altre destinazioni occupazionali. Hanno riscoperto il valore (economico ma anche sociale) della terra. Della propria terra. “Abbiamo nella nostra cittadina – spiega il sindaco – un istituto alberghiero e un istituto agrario, siamo riusciti a organizzare degli stage. Finito questo periodo sono molti i ragazzi che rimangono e che trovano lavoro nelle aziende agricole e vitivinicole”.

Ma non è solo una questione occupazionale. “I benefici sono anche a livello ambientale – afferma Del Campo, candidato alle prossime comunali del 9 e 10 giugno -. Le aziende vitivinicole hanno un impatto positivo. Tutto quello che prima era abbandonato, terreni, fabbricati antichi, palmenti, cantine, case dei proprietari, vengono recuperati e nascono anche agriturismi e relais. Tutta una serie di dinamiche che portano occupazione e ritorno economico. A questo poi – prosegue il sindaco – si aggiunge la promozione dei vini che automaticamente si trasforma in uno spot formidabile per il territorio”.
Non per nulla Randazzo e Castiglione di Sicilia hanno vinto il premio Best in Sicily 2012 come migliori Comuni per l’offerta enogastronomica sul territorio.

Insomma Randazzo è sulla buona strada e il sindaco vuol continuare a percorrere la via dello sviluppo. “Da due anni organizziamo VinEtna una manifestazione dedicata appunto ai tesori culinari, vinicoli, paesaggistici e monumentali della nostra zona. Mi piacerebbe far crescere questa kermesse non confinandola a un solo appuntamento ma a tante date nei vari periodi dell’anno. E in più mi piacerebbe realizzare una guida dei vini di Randazzo”.

Francesco Sicilia