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Scenari

Export dei vini Dop della Toscana sulla cresta dell’onda: superate Veneto e Piemonte

17 Giugno 2019
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Crescono le esportazioni di vini rossi Dop della Toscana, soprattutto nei Paesi extra unione europea.

Un aumento in molti casi superiore alla media nazionale: dal 2013 al 2018 l'export ha fatto registrare un più 17% negli tati Uniti (più 12% il dato nazionale) e ben +47% in Svizzera (è del 16% la crescita italiana). E le vendite all'estero dei rossi made in Tuscany superano Veneto e Piemonte. E' quanto emerge dalla ricerca Wine Monitor Nomisma per Consorzio Vino Chianti presentata oggi a Roma presso la sede del Mipaaft. La Toscana conquista la vetta della classifica per valore dei vini rossi esportati rispetto a quelli veneti e piemontesi nei principali mercati, compresi Giappone e Cina, con un valore nel 2018 pari rispettivamente a 14,2 milioni di euro e 10 milioni di euro.

“La Toscana ha una grande denominazione e sui mercati esteri è più facile arrivare se si fa massa critica – ha detto Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti – Noi rappresentiamo 2.800 aziende, oltre l'80% delle realtà e questo è un grande riconoscimento della base produttiva al nostro lavoro. Il Chianti schiera 100 milioni di bottiglie, sugli scaffali già loro si fanno pubblicità. La fotografia dell'export, che grazie all'accordo di libero scambio Unione europea-Giappone ci vedrà tornare a breve da protagonisti nel Sol Levante, ci da la misura e l'importanza che i vini Dop toscani hanno sul mercato internazionale e su cui costruire un programma di promozione e valorizzazione lungimirante e strategico. Proprio per consolidare la posizione acquisita e dare nuovo slancio abbiamo avviato la Chianti Academy, la prima scuola dedicata a professionisti del settore per diventare esperti del vino Chianti Docg già avviata in Cina e ora anche in America Latina. La nostra produzione è in crescita, le nostre attività di marketing puntano ai nuovi mercati del Sud-Est Asiatico e del Sudamerica, ma servirebbero accordi bilaterali per entrarci a dazi zero”.

C.d.G.