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Scenari

Falsi alla casa d’asta Christie’s, ritirata una magnum del 1962

30 Maggio 2013
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In tutte le case d'asta i falsi sono sempre in agguato.

Succede per le opere d'arte e succede anche per i fine wines. Così è capitato che nella famosissima casa d'asta Christie's sia sorto il dubbio sull'autenticità di una etichetta che sarebbe stata messa in offerta in un'audizione programmata per domani a New York. La bottiglia sospettata, e che Christie's ha subito ritirato, sarebbe una magnum La Tache del 1962, stimata tra i 18000 e i 24000 dollari. La notizia l'ha data Wine Spectator. 

La bottiglia presenterebbe dei dettagli che portano a pensare che non si tratti dell'originale, uno di questi  è l'accento circonflesso sopra al A di Tâche, che è stato introdotto in etichetta dopo il 1970.  Secondo gli esperti che l'hanno esaminata, tra cui il collezionista Don Cornwell, sarebbe molto simile a una delle magnum di La Tache 1962 vendute da Rudy Kurniawan, wine lover 36enne di origine indonesiana a cui è attribuita una delle più grandi collezioni di vino al mondo e diventato famoso per essere stato arrestato dall'Fbi nella sua casa in California l'8 marzo dello scorso anno per la contraffazione di fine wines e la rivendita (grazie ad una rete di complici, tra cui anche un facoltoso ristorante di New York che gli dava le bottiglie originali vuote per poi farle riempire con il falso). Una frode pari a 1,3 milioni di dollari. Kurniawan creava falsi vini griffati proprio in un laboratorio messo a punto nella propria casa. A quanto pare, secondo gli inquirenti, era abilissimo nel farli, riproduceva esattamente tutte le caratteristiche organolettiche che contraddistinguono le più grandi etichette del mondo. Il falsario possedeva addirittura i timbri con cui riprodurre fedelmente vecchissime annate, come quello che ha usato per uno Chateau Latour del 1899. Vittima del suo business è caduto anche Domaine de la Romanée – Conti. E proprio Aubert de Villaine, co fondatore e titolare dell'azienda, testimonierà via video, dalla Francia, assieme ad altri produttori al processo che si terrà a New York, contro Kurniawan, fissato per il 9 settembre, proprio nel periodo di inizio vendemmia per molte delle catine “vittime”. 

C.d.G.