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Scenari

Fico, prime grane: lo stellato Enrico Bartolini lascia il ristorante Cinque

19 Aprile 2018
Enrico Bartolini Enrico Bartolini

Circolava in realtà da qualche tempo. Anche a noi era arrivata voce, ma nessuno aveva mai confermato. 

Lo stellato Enrico Bartolini, dopo soli cinque mesi di attività, chiude il suo ristorante “Cinque” all'interno di Eataly World affidato al giovane Salvatore Amato (vincitore della nostra gara di gusto riservata agli chef under 30). La notizia viene confermata indirettamente da Fico che annuncia l'inizio, dal 25 aprile di un tour tra le insegne che rappresentano la cucina italiana d'autore e di territorio, in tutta la Penisola, che a rotazione si alterneranno nella piazza di Fico. La notizia vera, però, è quasi nascosta tra le righe, ma ineluttabile: i ristoranti italiani selezionati si avvicenderanno negli spazi finora occupati da Cinque, che qualche giorno fa ha prestato l'ultimo servizio, e chiude definitivamente battenti dopo cinque (amara coincidenza) mesi di attività. Toccherà allo chef siciliano Peppe Barone debuttare da Fico.Il ristorante di Enrico Bartolini all'interno di Fico (11 tavoli disponibili a pranzo e cena, 7 su 7, al lavoro 12 persone; 90 euro la degustazione da 7 portate, prezzo medio dei piatti tra i 25 e i 35 euro) era stato salutato dall'inizio come la punta di diamante dell'offerta gastronomica all'interno di Eataly World: ambasciatore per l'associazione Le Soste – che con Eataly aveva sottoscritto il suo primo sodalizio per disporre di una vetrina attraente per il pubblico internazionale – Bartolini aveva assunto l'impegno con l'idea di tenere alta la bandiera dell'italianità, affindando la direzione della cucina al fidato Salvatore Amato, che fino a qualche ora fa ha condotto la nave, con il supporto costante dello chef.

All'indomani delle prime indiscrezioni, che parlano principalmente di scarsa affluenza ai tavoli e “aspettative del pubblico rivolte ad altre esperienze di cucina” (così il Corriere della Sera, che per primo ha dato la notizia), Enrico Bartolini si sente di smentire fraintendimenti e conclusioni affrettate: “Ho scelto di affidarmi all'ufficio stampa per non dare adito a pettegolezzi. È una vicenda lineare, e ben ponderata, non mi sta bene siano scritte falsità. Io sono un cuoco, penso a cucinare e mi concentro sui miei ristoranti”. Le dichiarazioni ufficiali le affida a un comunicato che sottolinea il valore di “un'esperienza significativa”: “Fico è un bellissimo progetto ed è giusto che altri cuochi abbiano l'opportunità di farsi conoscere a livello internazionale. L'alternanza a mio avviso è sempre positiva”. È chiaro che le premesse (e le aspettative) qualche mese fa fossero ben altre. E certamente i numeri non proprio esaltanti dell'avvio devono aver pesato sulla scelta di Bartolini e dell'associazione Le Soste, che oggi, tramite il presidente Claudio Sadler, si dice disponibile a proseguire la collaborazione “per continuare a diffondere e valorizzare la migliore tradizione culinaria italiana”.

C.d.G.