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Scenari

Gaiole in Chianti si candida alla fase due: “Pronti a riaprire cantine e imprese locali”

16 Aprile 2020
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Quando comincerà la “fase due” per l’emergenza coronavirus?

In tanti se lo chiedono. Ma c’è un comune, molto rinomato nel mondo per il suo vino, che si candida ad essere il primo comune italiano a riaprire tutto. Stiamo parlando di Gaiole in Chianti, 2.700 anime in provincia di Siena, in pieno Chianti, zero contagi da coronavirus e che potrebbe essere il primo comune a riaprire dopo l’emergenza Covid-19. Anzi proprio il comune toscano si propone come “progetto pilota” della fase 2. Per questo il sindaco Michele Pescini ha scritto una lettera-appello al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a Vittorio Colao, capo della task force Fase 2, e a Enrico Rossi, presidente Regione Toscana. “A Gaiole si può, e non è azzardato, far ripartire subito la mobilità delle persone, riaprire le cantine e le imprese locali, i cantieri. Possiamo farlo ed essere esempio, modello che si espande in Italia – scrive il sindaco in una lettera anticipata dall’AdnKronos – Riapriamo, troviamo le forme sicure, ma riapriamo da subito. Così ripartiranno almeno le decine di imprese artigiane che garantiscono lavoro di qualità”.

“Usaci perché il futuro sarà inevitabilmente diverso e ci obbligherà a convivere con il Covid-19 per un tempo ancora sconosciuto, ci cambierà le abitudini, ci farà, forse, per certi versi tornare indietro riscoprendo valori perduti. Penso che potremmo partire subito, per primi, magari insieme a tutti gli altri piccoli comuni a contagio zero o molto basso, fornendo così un esperimento che potrebbe essere utile all’intero paese – spiega Michele Pescini – Siamo pronti a fare la nostra parte e ci auguriamo che ci sia permesso di farlo”.

Gaiole in Chianti conta circa il 25% di cittadini residenti stranieri, lavoratori extracomunitari in agricoltura, edilizia, assistenza domiciliare e “mai un problema”, dice orgoglioso il sindaco. E da 23 anni il Comune ospita l’Eroica, manifestazione mondiale di ciclismo d’epoca capace di radunare 8 mila cicloturisti da ogni continente. L’appello del sindaco è sostenuto e firmato da Emanuela Stucchi Prinetti, presidente della Pro loco, Francesco Ricasoli presidente dell’Associazione Viticoltori di Gaiole e consigliere del Consorzio del Chianti Classico, Giancarlo Brocci, ideatore dell’Eroica, Cristina Capitini, presidente della consulta delle associazioni di Gaiole, Lorenzo Chini, macellaio social, Federico Verzuri, presidente della casa di riposo di Gaiole, Ugo Pagano, professore di economia all’Università di Siena, e Matthew Spender, scultore e scrittore inglese che dal 1968 vive nelle campagne del Chianti.

C.d.G.