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Scenari

Gli strascichi del coronavirus: così i consorzi cercano soluzioni per svuotare le cantine

01 Settembre 2020
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Barolo e Barbaresco, Chianti Classico, Franciacorta e Morellino sono le prime denominazioni italiane ad ottenere modifiche temporanee ai disciplinari per poter stoccare vino fuori dai territori di produzione. 

di Giorgio Vaiana

L’emergenza coronavirus ha stravolto tutto. Non solo la nostra vita. Ma ha avuto gravi ripercussioni anche nel mondo dei mercati. Gli scambi dei beni di consumo, infatti, non sono più gli stessi. Anche il mondo del vino ha sofferto pesantemente la chiusura dell’export (che in alcuni paesi continua a persistere). Questo ha comportato il fatto che le cantine sono piene di vini invenduti. E la vendemmia 2020 incombe. E in molti casi è già cominciata. Ecco perché alcuni consorzi italiani hanno chiesto al ministero delle politiche agricole alcune modifiche temporanee ai disciplinari per permettere, tra le opzioni, la possibilità di stoccare fuori dal territorio di produzione, il vino atto a diventare Dop. Modifiche che il ministero si è affrettato a concedere per tentare di far risollevare le aziende schiacciate dalla crisi. Al momento sono 4 i consorzi che hanno richiesto questi speciali interventi: Barolo e Barbaresco, Chianti Classico, Franciacorta, Morellino di Scansano.

Ogni disciplinare è stato “dipinto” dal ministero in base alle esigenze dei singoli territori. Così per le denominazioni Barolo Dop e Barbaresco Dop, “è temporaneamente consentito che le operazioni di invecchiamento avvengano nell’intero territorio delle province di Cuneo, Asti ed Alessandria, ma a condizione che le ditte interessate ne diano comunicazione all’organismo di controllo”. Simile la scelta per il Chianti Classico che, in deroga, “potrà effettuare le operazioni di conservazione e invecchiamento al di fuori della zona di produzione, limitatamente agli stabilimenti ubicati nell’ambito dell’intero territorio amministrativo delle province di Firenze e Siena”. Due importanti modifiche invece per la denominazione Franciacorta Dop. Modifiche al titolo alcolometrico volumico naturale che, secondo disciplinare, per le uve Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco è di 9,5 % vol. Viene modificato in 9 % vol. Sarà possibile, inoltre, in questa fase emergenziale, la vendemmia meccanica. L’ultimo disciplinare modificato, riguarda il Morellino di Scansano Dop. I prodotti delle vendemmie 2019 o precedenti, temporaneamente, potranno proseguire le operazioni di invecchiamento nel territorio amministrativo della provincia di Grosseto. Tutte le modifiche saranno operative dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale che avverrà a breve.