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Scenari

Chianti Classico in volata e il Consorzio annuncia novita’

22 Febbraio 2012
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L’andamento del vino simbolo della Toscana e del made in Italy nel mondo e più che positivo.

Il Chianti Classico cresce del 5 % nelle vendite. A fare da traino è l’export. Il dato lo ha rivelato il direttore del consorzio del Chianti Classico Giuseppe Liberatore in occasione della presentazione delle nuove annate vinicole. Percentuale che rincuora i produttori per il 2012. Infatti già nei primi due mesi dell’anno, il consorzio annuncia un andamento che fa ben sperare.

Alla luce dello stato di buona salute che gode il Chianti il Consorzio anticipa novità nella denominazione. “Stiamo lavorando a un riassetto della denominazione: avremo un cda alla fine di questo mese e poi un confronto in assemblea con i soci. È un discorso a 360 gradi ma in ogni caso non verrà toccata l’ampelografia”, ha dichiarato il direttore. Non verrà quindi variato il disciplinare. “Gli interventi riguarderanno  – aggiunge Liberatore – la piramide produttiva, saranno a livello di prodotto e di marchio che deve diventare sempre più un elemento unificante e distintivo”. 
 
Altre buone notizie per il vino toscano arrivano sempre dall’estero. Come l’elezione dell’areale del Chianti Classico a Wine Capital 2012. Riconoscimento conferito da  Muskankarnà, il più grande club di enoappassionati al mondo che conta 24 mila amanti del buon bere provenienti in particolare dalla Svezia, ma anche dalla Finlandia, dalla Spagna, dalla Francia e dal Belgio. La notizia dell’appeal che il territorio gode nei Paesi Scandinavi è stata accolta con entusiasmo dal presidente del Consorzio Chianti Classico, Marco Pallanti:  “Ci stiamo preparando per accogliere gli amici svedesi che speriamo possano apprezzare il fascino che scatena il succedersi delle stagioni nel Chianti Classico”.

In quest’ottica, fa poi sapere, che a primavera  ai turisti, agli enoappassionati e agli studiosi del vino verrà dedicato un centro multifunzionale ricavato nel convento settecentesco di Santa Maria al Prato a Radda in Chianti, attualmente di proprietà del consorzio del Chianti Classico e della Fondazione per la tutela del territorio. 

C.d.G.