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Scenari

Indagine Igi/Eurisko: cresce il mercato del gelato confezionato

01 Giugno 2012

Tiene la crisi il settore del gelato confezionato, registrando un +2,2% nelle vendite.

Il bilancio positivo è riferito al 2011 e lo rende noto l'Istituto del gelato italiano (Igi) fondato nel '91 dalle grandi industrie di gelato del Paese.

Il consumo del prodotto non sarebbe concentrato nel periodo estivo e risulterebbe stabile per tutto l'anno.

Il prodotto che si pensa sia il più stagionale per eccellenza alla fine risulta dalla ricerca essere de-stagionalizzato, cosa che avrebbe consentito al comparto di fronteggiare lo stato di difficoltà dei mercati. 

E' cresciuto, in particolare, il consumo a casa con un incremento del totale retail del +3,9. Nello specifico si è registrato un +4,8% nella vendita delle confezioni multiple (che contengono più gelati in formati e gusti diversi) e un +3% di vaschette e secchielli. 

In estate poi salirebbe il numero di consumatori di gelato, con un calcolo di 20 prozioni a testa. Piace soprattutto come merenda, secondo la preferenza del campione, il 62%, e poi la sera come dessert. Il 7% lo consumerebbe invece come sostituto del pasto. 
 
Non solo il gelato si ama gustarlo ma anche utilizzarlo come pretesto o tema di chiacchiera nei social media. Il dato curioso è stato ricavato dal monitoraggio  di 27 miliardi di conversazioni on line da Net Base che ha infatti rilevato che il gelato figura tra gli oggetti del desiderio più evocati sia dalle donne che dagli uomini. L’80% degli item più ricorrenti sono relativi al food. Il gentil sesso metterebbe il gelato addirittura al primo posto, subito prima di macchine, pizza, cioccolato e torte. I gusti preferiti sono il cioccolato e la vaniglia. Mentre gli uomini ribaltano il podio. 

Dall'Eurisko/Igi emerge la “consistenza” numerica dei fan del gelato confezionato: si tratta di circa 6,5 milioni di persone  (pari al 40% dei consumatori totali di gelato fuori casa). Sono divisi in due macro categorie. Da una parte troviamo il gruppo dei “Branded ice cream”: quasi 4 milioni di italiani (tra i 25 e i 34 anni) la cui passione per questo tipo di gelato è di circa 2,5 volte superiore alla media (34% contro 14%). Votati ad un consumo “d’impulso”. Lo fanno soprattutto per concedersi un momento di relax (83% contro una media del 56%), per soddisfare una voglia improvvisa (85% contro 55%), per darsi un premio (75% contro 33%)e per placare la fame (42% contro 17%). Poi c'è la fascia dei “New generation”: 2,8 milioni di persone con la più alta concentrazione di giovani e giovanissimi tra i 14 e i 19 anni. Amano consumare il gelato principalmente “per stare in compagnia” (78% contro una media 61%) ed essendo in maggioranza “studenti” lo scelgono anche in funzione del conveniente rapporto qualità-prezzo.

 Ad avere determinato il successo commerciale del gelato confezionato sono la praticità d'uso e la convenienza economica, a partire dal debutto nel mercato negli anni '60. Altro plus  riconosciuto dal consumatore, sorpattuto dalle mamme, è la sicurezza igienica. Come rivela la ricerca affidata ad Eurisko dall’Igi, le mamme italiane infatti lo scelgono perché “sicuro e affidabile”: 6 su 10 acquisterebbero gelato per la prole almeno 1 volta alla settimana, scegliendo indifferentemente tra quello artigianale (62%) e quello confezionato (61%). 

Maria Giambruno