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Scenari

Irvo, si sblocca tutto: ok di VeronaFiere, conti liberi. In arrivo gli stipendi. Certificazioni salve

13 Febbraio 2019
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Alla fine la situazione complessa dell'Irvo si è risolta in maniera positiva.

Sono felici i dipendenti dell'Istituto regionale vini e oli di Sicilia che riceveranno, nelle prossime ore, il pagamento di tutti gli stipendi arretrati. Come molti lettori sapranno, l'Irvo era arrivato a un passo dalla sospensione delle certificazioni. Un contenzioso da 3,3 milioni di euro con VeronaFiere, aveva bloccato tutto. L'ente fieristico veronese, infatti, aveva fatto pignorare i conti. Ma questa drastica soluzione voluta da VeronaFiere, non aveva fatto altro che complicare la situazione. Perché con i conti pignorati, la Regione siciliana non aveva potuto versare i soldi necessari al pagamento di quanto dovuto a VeronaFiere, per gli stipendi dei dipendenti e per le spese dell'istituto. Che si è trovato anche a dover fare i conti con la mancanza dei reagenti necessari ad eseguire le certificazioni. Aveva dato precise rassicurazioni sulla vicenda l'assessore regionale Edy Bandiera. E in questi giorni Sicindustria Trapani aveva lanciato un grido di allarme alle istituzioni affinché permettessero la ripresa della normalità del lavoro all'Irvo.

Oggi arriva la notizia positiva: i conti sono stati sbloccati. Non si sa cosa abbia convinto i big di VeronaFiere a ritirare il pignoramento. Ma l'Irvo ha sempre sostenuto di voler pagare quanto dovuto. Nelle prossime ore arriveranno i soldi nei conti del'lIrvo. Subito saranno pagati gli stipendi, acquistati i beni necessari per permettere la normale ripresa delle certificazioni e sarà avviata la transazione con VeronaFiere. L'Irvo, insomma, torna alla normalità. L’accordo in questione, che si articola in più fasi, prevede che, in occasione dell’udienza dinanzi la Sezione Esecuzioni del Tribunale di Sondrio, già fissata per il 15 febbraio, si provveda preliminarmente all’assegnazione della somme, in atto soggette a pignoramento, in favore dei dipenderti dell’Ente, che dopo cinque mesi potranno così percepire le proprie retribuzioni. Nel corso della stessa udienza, si  provvederà inoltre all’assegnazione di una somma non inferiore a 2 milioni di euro in favore di Veronafiere, a titolo di acconto sulla maggiore somma di 2,6 milioni di euro pattuita tra le parti in sede di accordo transattivo.

L’accordo prevede inoltre, nell’immediato, la rinunzia da parte di Veronafiere alla somma di 398 mila euro rispetto al credito da questa vantato pari a 3,3 milioni di euro che dovrebbe così ridursi a 3 milioni di euro. Per quanto riguarda infine la somma di 400 mila euro pari alla differenza tra quella pattuita provvisoriamente pari ad 2,6 milionid i euro e quella sopracitata di 3 milioni di euro, un costituendo tavolo tecnico esaminerà la documentazione in possesso di entrambe le parti, al fine di quantificare l’eventuale somma ulteriormente da corrispondere a Veronafiere, con potenziale economia di spesa per l’Ente di 800 mila euro. Sono state così poste le giuste premesse per il pieno e completo riavvio dell’attività dell’Irvo, sostanzialmente paralizzate in conseguenza delle azioni esecutive avviate da Veronafiere, con particolare riferimento all’attività di certificazione dei vini e degli oli siciliani, attività per la verità, mai sospesa nonostante le intuitive difficoltà derivanti dalla situazione venutasi a determinare grazie all’impegno dei dipendenti dell’Ente che, pur non percependo le proprie retribuzioni dal mese di ottobre 2018, ha proseguito, con rilevanti sacrifici, il proprio lavoro, con ciò manifestando grande senso di responsabilità.

“In un anno di attività di Governo abbiamo rimesso in bonis l’Istituto regionale del Vino e dell’Olio, che vanta radici storiche, avendo un esperienza di quasi settant’anni nel settore. Si è pertanto posta la massima attenzione al tema delle certificazioni di qualità per ambiti certamente trainanti dell’economia siciliana, facendo sì che dette attività permanessero in capo all’Irvo, in quanto ente sottoposto a vigilanza della Regione Siciliana – afferma l’assessore regionale siciliano per l’Agricoltura, Edy Bandiera –  È stata quindi posta in essere dal Governo, nel corso di questo anno, ogni utile iniziativa, anche di carattere legislativo, mirata al ripianamento totale delle passività contratte dall’Istituto, mettendolo così in condizione di superare un gap di 9 milioni di euro. Stiamo già lavorando ad un progetto di riforma che razionalizzi ulteriormente il settore e metta ordine nell’ ambito della ricerca e della certificazione”.

Soddisfazione anche da parte del Direttore Generale dell’Irvo, Vincenzo Cusumano: “Essendo uomo delle Istituzioni, ho agito nell’interesse dell’ente che rappresento e soprattutto a tutela del personale, che comprensibilmente vive con apprensione questi momenti,  e delle produzioni agroalimentari siciliane, che danno futuro all’Isola”. 

C.d.G.