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Scenari

La “DopEconomy” vola: e il vino Dop e Igp italiano vale quasi 9 miliardi di euro

04 Marzo 2020
RAPPORTO_ISMEA_QUALIVITA_-_Dati_generali RAPPORTO_ISMEA_QUALIVITA_-_Dati_generali

La “DopEconomy” italiana si conferma driver fondamentale e indiscusso dei distretti agroalimentari del nostro Paese.

Lo certifica il XVII Rapporto Ismea-Qualivita che nella sua analisi sui dati produttivi 2018 registra una ulteriore crescita che si inserisce nel trend degli ultimi dieci anni per il settore Food e Wine Dop e Igp, con un valore alla produzione delle oltre 800 Indicazioni Geografiche che per la prima volta supera i 16,2 miliardi di euro (+6% in un anno) e con l’export che scavalca la soglia dei 9 miliardi di euro (+2,5%), grazie al lavoro di oltre 180.000 operatori e l’impegno dei 285 Consorzi di tutela riconosciuti.

#DopEconomy: il peso nell’economia agricola italiana
Il valore di 16,2 miliardi di euro della produzione certificata Dop e Igp agroalimentare e vinicola nel 2018 mette a segno un +6% rispetto all’anno precedente e conferma un trend di crescita ininterrotto negli ultimi dieci anni per il comparto. Un incremento di un miliardo in un solo anno del valore alla produzione per il Food e Wine Dop e Igp italiano, con la “DopEconomy” che arriva a fornire un contributo del 20% al fatturato complessivo del settore agroalimentare nazionale. Cre­scita trainata dalle performance del comparto vino (+7,9% valore alla produzione dell’imbottigliato), ma ottima è anche la tendenza dell’agroalimentare (+3,8% valore alla produzione).

Export Dop e Igp: ruolo guida per il made in Italy di qualità
Le Dop e Igp agroalimentari e vitivinicole consolidano il loro ruolo guida della qualità agroali­mentare “made in Italy” all’estero, con un export di settore che per la prima volta raggiunge e supera i 9 miliardi di euro nel 2018. Una crescita che vale il +2,5% in un anno, mantenendo stabile la quota del 21% nell’export agroalimentare italiano. Il contributo maggiore a questo risultato è fornito dal comparto dei vini con un valore di oltre 5,4 miliardi mentre più stabile è il valore delle Dop e Igp agroalimentari che si attesta sui 3,6 miliardi per un +1,2% annuo.

Impatto territoriale: valore diffuso fra piccole realtà produttive e grandi distretti
L’analisi degli impatti economici territoriali elaborata nel Rapporto Ismea-Qualivita 2019, mostra come tutte le province in Italia hanno una ricaduta economica dovuta alle filiere Ig agroali­mentari e/o vitivinicole, un sistema che caratterizza tutto il Paese anche se la concentrazione del valore è forte in alcune realtà: le prime quattro regioni per impatto economico si trovano al Nord Italia e concentrano il 65% del valore produttivo IG e le prime cinque province superano la metà del valore complessivo generato a livello nazionale dalle filiere Food e Wine Dop  Igp. Si contano cinque regioni sopra 1 miliardo € di valore generato dalle Ig.

Food Dop Igp Stg prima volta valore oltre 7 miliardi, export +218% dal 2008
Nuovo record per l’agroalimentare italiano Dop Igp Stg che nel 2018 raggiunge i 7,26 miliardi di euro di valore alla produzione e cresce del +3,8% rispetto al già positivo 2017, con un trend del +43% dal 2008. Il valore al consumo pari a 14,4 miliardi di euro conferma il risultato dell’anno precedente, mentre continua la crescita sul fronte export che per il comparto Food Ig raggiunge i 3,6 miliardi di euro per un +1,2% su base annua con le esportazioni agroalimentari Dop Igp che dal 2008 hanno registrato ogni anno una crescita in valore (+218% in totale). Un terzo delle esportazioni in valore è verso Paesi Extra Unione euorpea (33%), mentre i mercati principali si confermano Germania (20%), Stati Uniti (18%) e Francia (15%).

Vino Dop Igp: 8,9 miliardi il valore imbottigliato, export 5,4 miliardi
Grande crescita anche per il valore alla produzione dei vini Ig sfusi a 3,5 miliardi di euro (+9,1% su base annua), con l’imbottigliato che raggiunge 8,9 miliardi di euro (+7,9%). La produzione complessiva resta sotto la soglia dei 25 milioni di ettolitri con tendenze opposte tra le Dop che superano i 16 milioni di ettolitri (+7,4%) e le Igp ferme a 8,3 milioni di ettolitri (-10,3%). La tra­sformazione di alcune Igp e l’introduzione di nuove Dop, hanno contribuito ad affermare queste ultime nell’assetto geografico e quantitativo nazionale. Ancora bene l’export che nel 2018 rag­giunge 5,4 miliardi di euro (+3,5%) su un totale di 6,2 miliardi del vino italiano nel suo complesso: i vini Dop IgpP rappresentano il 74% del totale export vinicolo italiano in volume e l’87% in valore.

Dop Igp Stg nel mondo: oltre un prodotto su quattro è italiano
A fine 2019 l’Italia conferma il primato mondiale per numero di prodotti certificati con 824 Dop, Igp, Stg nei comparti Food e Wine su 3.071 totali: oltre un prodotto su quattro registrato come Dop, Igp, Stg nel mondo è italiano. Nel 2019 sono state registrate 32 nuove Ig nel mondo, 24 Food (fra cui l’Olio di Puglia Igp in Italia) e 8 Wine (fra cui il Nizza Dop in Italia), con i numeri maggiori in Spagna (+7), Croazia (+4), Regno Unito, Italia, Francia, Grecia, Austria, Romania (+2). Nel 2019 l’Italia raggiunge la soglia dei 300 prodotti Food Dop, Igp, Stg: anche questo un pri­mato mondiale (il secondo Paese è la Francia con 251 prodotti Food Ig).

C.d.G.