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Scenari

La Toscana guida l’export del vino italiano. In testa i grandi rossi e i consorzi emergenti

30 Gennaio 2014
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Salvadori, Assessore all'Agricoltura: ” Tutto merito del gioco di squadra”

La Toscana domina i mercati esteri con i grandi rossi e i consorzi emergenti.

Lo dicono le proiezioni di Toscana Promozione. Il commercio estero cresce del 6% toccando i 743 milioni di euro. E il trend riferito agli ultimi 5 anni sul fatturato dell'export registra un più 46%. 

I vini rossi Dop superano i 503 milioni di euro, un fatturato export più che doppio su veneti e piemontesi, rispettivamente secondi e terzi nella speciale classifica per regione dei rossi di qualità più venduti all’estero nel 2013. Complice il successo in Asia, dove i rossi hanno segnato un +17,8% (Cina, +37,5%; Hong Kong, 27,5% e Giappone, +9,9%) e i buoni risultati sui mercati di sbocco (Stati Uniti, Germania e Canada).


Gianni Salvadori

“I viticoltori negli ultimi anni hanno avuto la possibilità di scegliere se mantenere le posizioni conquistate o mettersi di nuovo in gioco e alzare ancora di più il già alto gradimento internazionale – ha detto l’assessore all’Agricoltura Gianni Salvadori  -. Il risultato è che oggi quasi il 95% della produzione del nostro vino è Dop o Igp, quando la media nazionale è al 75% mentre il nostro prodotto da tavola è di cinque volte inferiore alla media italiana (5% contro 25%). Un risultato – ha concluso l’assessore – frutto di un gioco di squadra in cui accanto alle eno-icone stanno giocando da titolari anche le aree emergenti e di un ‘restyling’ di oltre un terzo dei nostri vitigni”.

E proprio i consorzi, anche quelli  emergenti (Carmignano, Bolgheri,  Elba, Val di Cornia, Montecucco, Morellino di Scansano, Cortona, Chianti, Chianti Colli senesi, Chianti Colli Fiorentini, Chianti Rufina,  Valdarno di Sopra,  Terratico di Bibbona) saranno per la prima volta i protagonisti della quarta edizione di Buy Wine (Firenze, 15-17 febbraio 2014), il workshop internazionale tra 258 produttori e 296 buyer stranieri per una previsione di oltre 6mila incontri b2b. In prima fila, le anteprime del vigneto Toscana che rappresenta il 13% del Pil agricolo della regione con quasi 60mila ettari vitati e oltre 2mln di ettolitri prodotti ogni anno. Un modello produttivo che per ¾ è dedicato ai rossi, con  ben 26mila aziende  interessate alla coltivazione della vite.

A fare la parte del leone sono le province di Siena e Firenze, con il 59% degli ettari vitati, ma in evoluzione sono tutte le province toscane, a partire da Grosseto (8,7mila), Arezzo (6,4mila ettari), Pisa (3,1mila) e Livorno (2,7mila). In attesa dei dati definitivi i soli vini Dop (rossi e bianchi), da gennaio a settembre 2013, hanno rappresentato il 70,6% dell’export regionale toscano. Tra le aree di mercato, è testa a testa tra Europa (167.0 milioni di euro) e America (163,0 milioni).

Concluse le contrattazioni di Buy Wine – che vedrà presenti buyer di 33 Paesi provenienti da mercati di sbocco o emergenti, come Brasile (20), Cina (18), Corea del Sud (18), Giappone (16), e Vietnam (10) – Anteprime di Toscana si estenderà all’intero territorio regionale e alle anteprime dei consorzi Vino Nobile di Montepulciano, Vernaccia di San Gimignano, Chianti Classico e Brunello di Montalcino.