Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Le 105 cantine italiane più ricche: è ancora exploit del mondo delle cooperative

27 Luglio 2020
Classifica-2019-Top-10-Coop1 Classifica-2019-Top-10-Coop1

E’ una delle classifiche più attese dal mondo del vino italiano.

E anche quest’anno è arrivata puntuale. Siamo parlando della classifica delle più importanti cantine italiane relativa al 2019 stilata dalla giornalista Anna Di Martino. E i numeri sono impressionanti. A partire dal segno “+” fatto registrare dalle cantine che hanno chiuso l’anno con un incremento del fatturato dell’1,57%, sintesi di un incremento dell’export del 4,9% e di una flessione del 2,8% del lavoro in Italia. In totale le 105 cantine hanno messo insieme un fatturato di 6,8 miliardi, con un export che vale 4 miliardi e un mercato interno di 2,8 miliardi con 2,1 miliardi di bottiglie vendute. Le cantine prese in considerazione rappresentano il 47,35% del giro d’affari totale del settore, il 62,7% delle esportazioni e il 35% del fatturato domestico. La classifica raccoglie 64 aziende private e 41 cooperative. Nel segmento privati non sono poche le differenze. Molte aziende sono realtà produttive, per lo più create e guidate da una famiglia, che si tramanda vigne e mestiere da generazioni. Rientrano in questa tipologia tante griffe del made in Italy enologico come Marchesi Antinori, Marchesi Frescobaldi, Umani Ronchi, Mastroberardino, Planeta, Marchesi Mazzei, Barone Ricasoli, Tasca d’Almerita, Donnafugata, Marchesi di Barolo, Argiolas, Banfi, Allegrini, Feudi di San Gregorio, Carpineto, Bortolomiol, Montelvini. Altri brand riguardano invece aziende imbottigliatrici e commerciali che nella maggioranza dei casi non hanno proprietà viticole e non ne vogliono (perché pesano sulla redditività). Un caso scuola è quello dell’Italian Wine Brands: il gruppo vinicolo quotato all’Aim fattura 167,7 milioni, opera prevalentemente all’estero e si sta segnalando per risultati di rilievo sottolineati anche nel recente rapporto di Mediobanca sul mercato vinicolo.

Come al solito grande exploit delle cooperative che nella classifica della Di Martino rappresentano il 43% del fatturato totale del campione, il 35,5% sull’export e il 53,7% sul fatturato Italia, tenendo sempre la testa della classifica nazionale con le due corazzate Cantine Riunite&Civ e Caviro di stanza in Emilia Romagna. In particolare il podio al vertice della cooperazione si completa con il consorzio trentino Cavit, reduce dall’acquisto delle controllate dell’ex gruppo La Vis che aumenterà sensibilmente la sua taglia con il bilancio 2020. E i privati? Solo 4 aziende possono vantare un fatturato superiore ai 200 milioni. Le tre sul podio: Marchesi Antinori, Casa vinicola Botter (seconda) e Fratelli Martini (terza). E la quarta Zonin 1821. Come ogni anno, dalla classifica generale emergono tante indicazioni, a cominciare dalla fascia più alta della classifica che comprende le 21 aziende con più di 100 milioni di fatturato: l’ormai famoso club over 100.

Nella classifica sono 5 le new entry. La più grande si piazza a quota 25 con un fatturato di 85,6 milioni di euro: è la coop siciliana Gruppo Ermes, maggiore realtà operativa dell’isola. A quota 46, con 44,3 milioni di fatturato, entra un’azienda privata pugliese, la Latentia winery. Al 60mo posto, con 30 milioni di fatturato, ecco la Tommasi family estates proprietà dell’omonima famiglia veneta. Al 101mo posto con fatturato 12,4 milioni una griffe toscana che appartiene ad una delle più antiche famiglie italiane del vino: le Tenute di Giovanni e Ambrogio Folonari. Completa la cinquina delle new entry 2019 un’altra bella espressione veneta: Casa Paladin, 10,1 milioni di fatturato.

LA CLASSIFICA (IN MILIONI DI EURO. TRA PARENTESI LA PERCENTUALE DI INCREMENTO O DECREMENTO RISPETTO AL 2018)

  1. Cantine Riunite & Civ (di cui: Gruppo Italiano Vini) – 623,9 (+1,41%)
  2. Gruppo Caviro – 230,2 (-2,37%)
  3. Marchesi Antinori – 222,7 (+4,27%)
  4. Casa Vinicola Botter Carlo & C. 217,0 (+11,28%)
  5. Fratelli Martini – 210,0 (-1,96%)
  6. Zonin 1821 – 205,0 (+1,49%)
  7. Enoitalia – 199,3 (+9,63%)
  8. Cavit – 191,4 (+0,47%)
  9. Gruppo Santa Margherita – 189,4 (+6,78%)
  10. Gruppo Mezzacorona – 186,6 (-0,83%)
  11. Italian Wine Brands – 167,7 (+11,89%)
  12. La Marca Vini e Spumanti – 140,8 (+0,40%)
  13. Cantina di Soave – 136,0 (-3,54%)
  14. Ruffino Gruppo – 133,2 (+20,97%)
  15. Terre Cevico – 132,5 (+1,04%)
  16. Marchesi Frescobaldi – 126,5 (+5,86%)
  17. Schenk Italian Wineries – 111,2 (+8,19%)
  18. Mondodelvino Group – 111,2 (+2,47%)
  19. Collis Veneto Wine Group – 109,0 (-8,40%)
  20. Gruppo Vi.V.O. Cantine – 107,5 (+5,56%)
  21. Gruppo Lunelli – 106,9 (+5,77)

C.d.G.

PER APPROFONDIRE CLICCA QUESTO LINK