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Scenari

Maison Jacquart sulla vendemmia 2013: raccolto più povero e in ritardo

28 Agosto 2013
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Diecimila e 500 chili per ettaro è la resa della vendemmia 2013 in Champagne fissata lo scorso luglio, con un 4,5% in meno rispetto al 2012.

Colpa di un inverno ed una primavera freddi e di uno sviluppo della vigna cominciato in ritardo di una decina di giorni. La fioritura si è svolta con un tempo molto favorevole all’inizio dell’estate, che ha lasciato sperare in un buon potenziale di raccolta, visto anche lo stato sanitario dei vigneti soddisfacente, ma il ritardo accumulato in primavera non potrà comunque essere recuperato.

A comunicarlo è la maison Jacquart di Reims che fornisce i dati della vendemmia 2013 nell’intero territorio e informa che i primi colpi di cesoia dovrebbero essere dati verso la fine di settembre nell’Aube e a sud della Champagne e all’inizio di ottobre in Marna, Cȏte des Blancs e Aisne.

La maison fa anche un’analisi dell’evoluzione delle date della vendemmia rilevando come, nell’arco degli ultimi vent’anni, si siano guadagnati in media una quindicina di giorni. “L’evoluzione delle date della piena fioritura e della vendemmia – dicono – costituisce un esempio eclatante del cambiamento climatico in corso. Dal 1987, fioritura e vendemmia guadagnano sistematicamente in precocità. Le rese agronomiche non sono diminuite, al contrario, mentre la maturazione media all’epoca della vendemmia ha guadagnato uno 0,8% vol. di alcool, con una maturazione spostata su giornate più lunghe e più calde, e su tenori di CO2 atmosferica più elevati, con un miglioramento dell’efficienza della fotosintesi. Ciò favorisce nel complesso soprattutto il Pinot Noir, e agevola l’elaborazione delle cuvée di Rosé e di Extra Brut”.

Intanto i dati delle vendite di Champagne nel primo trimestre 2013 fanno registrare una diminuzione generale del 2,9 per cento, ma la tenuta dei mercati extra europei, con un più 7 per cento, lascia sperare comunque in una crescita.

Francesca Landolina