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Scenari

Primi report dalla vendemmia in Franciacorta: annata eccellente, meno resa e più qualità

22 Agosto 2012
foto-vigneto-franciacorta foto-vigneto-franciacorta

“Una primavera che definirei singolare con alternanze di temperature che hanno facilitato una crescita ideali per i grappoli.

Un quadro chimico analitico perfetto tanto da poter definire questa annata, almeno stando ai test dei primi giorni di vendemmia, eccellente –  spiega Silvano Bresciani, vicepresidente del Consorzio Franciacorta con delega tecnica -. I primi vigneti a essere vendemmiati, sono stati quelli localizzati sulle pendici meridionali del Monte Orfano. Lì il microclima più favorevole (le prime gemme spuntano a fine marzo) permette la prima vendemmia nella prima decade di agosto.

Lo stato fitosanitario delle uve è eccellente. I primi riscontri analitici confermano la qualità dell’uva e dei mosti con un ottimale equilibrio zuccheri/acidità e ph sufficientemente bassi, come deve essere per la produzione del Franciacorta. A causa di qualche brusco abbassamento di temperature durante la delicata fase della fioritura primaverile, le stime dei carichi medi scenderanno ai 80-90 quintali per ettaro. Una sensibile diminuzione rispetto al 2011 che potrà portare ad un incremento della qualità, grazie anche alla riduzione delle rese di trasformazione delle uve in vino da 65 a 60 ettolitri per ettaro votata dall’assemblea dei soci del Consorzio lo scorso 3 maggio. Da domani la vendemmia si sposterà verso i vigneti ubicati negli areali a nord-est di Monticelli e Ome, più tardivi (le prime gemme alla terza decade di aprile), i cui grappoli tendono a maturare qualche giorno dopo. Comunque i test sulle stime di produzione indicano che anche quest’anno la produzione totale si attesterà su circa quindici milioni di bottiglie mentre nelle celle sotterranee si valuta che circa altre quaranta milioni di bottiglie e aspettano la sboccatura.

“La vendemmia in Franciacorta – conclude Silvano Brescianini – durerà tra le due e le tre settimane. Un  tempo piuttosto lungo in relazione all’estensione territoriale della denominazione, dovuto però alla ricchezza di microclimi differenti che si riflettono sulle dinamiche di maturazione e sulla diversità dei vini base. Elemento di forza, questo, per ottenere cuvée di personalità che rappresentino le molteplici realtà produttive della Franciacorta”. Il Consorzio è presieduto da Maurizio Zanella e conta 106 cantine e 83 viticoltori.

Stefano Gurrera