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Scenari

Prosecco, la sfida “green”: e il consorzio punta al 60 % dei produttori dei vigneti della Doc

02 Dicembre 2020

Si sono contati almeno 265 utenti collegati oggi all’evento online indetto in piattaforma dal Consorzio del Prosecco Doc per presentare il progetto “Pro.s.e.c.co”, dimostrazione concreta del grande interesse per un tema sentito quale quello della sostenibilità.

Ha aperto i lavori il Presidente del Consorzio di tutela della Doc Prosecco Stefano Zanette: “Come Consorzio sono state realizzate diverse iniziative per la sostenibilità: la piantumazione di 76 ettari di nuove siepi nella denominazione; la promozione e l’incentivazione del settore biologico e dell’Sqnp; la proposta di modifica del disciplinare volta ad eliminare del tutto il glifosato, il folpet e il mancozeb. Ma il progetto Pro.s.e.c.co che mira a testare le condizioni operative per la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, è funzionale all’importante obiettivo, condiviso dal Cda, di ottenere la certificazione di denominazione sostenibile”.

“La sostenibilità – prosegue Zanette – è richiesta dal mercato e dalla popolazione. Noi come denominazione sentiamo l’obbligo di giungere a livelli di sostenibilità elevati, tali da non compromettere i risultati fin qui conseguiti. La sostenibilità diventerà un vanto per i produttori e per il territorio. Ho la convinzione che sarà così, in forza delle iniziative avviate con l’SQNPI e per l’ampia partecipazione non solo della base produttiva ma di tutti gli attori della filiera: dalle amministrazioni alle organizzazioni di categoria, dagli enti di ricerca alle figure professionali del territorio. Ora, con gli importanti risultati ottenuti dal progetto Pro.s.e.c.co, spero di giungere – anche in tempi rapidi – alla certificazione di Denominazione sostenibile per un Prosecco sempre più verde”

Presenti, in rappresentanza della Regione del Veneto Direzione Agro-ambiente, Gianluca Fregolent: “Va riconosciuto a Zanette l’impegno costante verso la sostenibilità da almeno dieci anni. Troverà la Regione del Veneto sempre disponibile in tal senso perché, certamente con presenza critica, si pone in atteggiamento favorevole verso istanze di questo tipo”. Alberto Zannol: “Il Consorzio del Prosecco non sarebbe tenuto a occuparsi di aspetti che riguardano la mera produzione, ma con queste azioni di sostegno verso la sostenibilità, alla fine tutela la qualità del prodotto in sé sollevando al contempo l’asticella della qualità nel percepito del consumatore (brand reputation). Inoltre, pienamente aderente alla misura numero 16 del Psr, questa attività del Consorzio si pone quale esempio virtuoso cui altre realtà possono trarre ispirazione”.

Tra i rappresentanti delle Istituzioni è intervenuto Andrea Giorgiutti della Direzione Servizio Valorizzazione Qualità della Produzione della Regione Friuli Venezia Giulia, ente che a sua volta ha sostenuto e sostiene questo progetto. Confermato il supporto al progetto anche da parte di Stefano Vaccari, recentemente insediatosi nel ruolo di Direttore del Crea; il Consorzio confida nel suo prezioso contributo per una ricerca al servizio della produzione e della collettività. Un ringraziamento particolare, da parte del Presidente Zanette e del Direttore Luca Giavi, è andato infine a tutto il gruppo di lavoro, costituito dal Consorzio stesso, dal Cirve (UniPD), da Impresa Verde Treviso-Belluno, e da alcune tra le più affermate personalità in campo vitivinicolo. Un segno di riconoscimento è andato anche alle 5 aziende coinvolte che grazie alla pronta adesione hanno consentito un’accelerazione sui tempi di realizzazione del progetto: Cantina Sociale di Conegliano e Vittorio Veneto, Le Carline, Le Rive, Santa Margherita, Villa Sandi. I loro interventi tecnici e le testimonianze del loro vissuto in questa fase sperimentale, esposti nel dibattito finale condotto da Giavi, sono stati apprezzati dagli utenti presenti on line e tra pochi giorni verranno resi disponibili nel sito del Consorzio.

C.d.G.