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Scenari

Prosecco Docg Conegliano e Valdobbiadene, “liti” per il nuovo Cda: troppi nodi da sciogliere

18 Settembre 2020
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di Emanuele Scarci

Una settimana di riflessione per un compromesso onorevole per tutti.

Il Consorzio del Prosecco Docg di Conegliano e Valdobbiadene si conferma tra i più litigiosi d’Italia (anche se nessuno dei soci ha fatto ricorso alle carte bollate) in vista del rinnovo del consiglio di amministrazione fissato per il prossimo 1 ottobre. Le parti in campo si sono affrontate scontrandosi soprattutto sulla composizione del prossimo cda. Qualche settimana fa il ribaltone della maggioranza nel cda: questa ha deciso di depennare 8 candidati (6 candidati delle cooperative, 1 viticoltore e 1 imbottigliatore) e di ridurre il peso specifico dei vinificatori (meno 2 poltrone). Pertanto il nuovo cda sarebbe composto da 6 imbottigliatori, 5 vinificatori e 4 viticoltori. La svolta nel consiglio di amministrazione è stata sostenuta da Lodovico Giustiani e Cinzia Sommariva. In minoranza, ancora una volta, Innocente Nardi, presidente uscente.

È stata questa la battaglia finale giunta dopo mesi di polemiche, iniziate con la nomina di Giustiani (che nel cda era entrato in quota coop prima di essere l’artefice del ribaltone della maggioranza) come rappresentate in seno al comitato Unesco al posto di Nardi. Ma il contenzioso è stato alimentato anche dal taglio delle rese per ettaro, deciso dal presidente uscente per sostenere i prezzi, ma indigesto per il fronte opposto. Secondo Nardi nei primi 8 mesi dell’anno il Prosecco Docg di Conegliano e Valdobbiadene ha registrato un calo contenuto delle vendite: il -3,8% contro il -40% della ristorazione. Tuttavia Ismea ha rilevato che il prezzo dello sfuso è scivolato dai 245 euro/ettolitro pre-lockdown a 195 di agosto. Buone invece le giacenze rilevate dall’Ispettorato antifrode: a settembre sono di 481 mila ettolitri, 83 mila in meno di un anno fa.

“Ieri abbiamo avuto un cda – racconta Valerio Fuson, vicepresidente del Consorzio e da 30 anni nel cda – dove abbiamo deciso di prenderci qualche giorno per riflettere. Entro giovedì prossimo dovremo arrivare a una mediazione nonostante siamo tutti impegnati in vendemmia. Ma la logica della contrapposizione deve essere superata”. L’attuale maggioranza nel cda (che conta su 8 consiglieri) ha espresso tre candidati all’elezione nel cda e alla presidenza: Lodovico Giustiniani di Susegana, Cinzia Sommariva di San Pietro di Feletto e Francesco Drusian di Vadobbiadene. Recentemente è emersa anche quella di Franco Adami, titolare della Adami Spumanti di Vidor ed ex presidente del Consorzio. Il suo nome è inteso come una candidatura di pacificazione. Tuttavia “Adami è fuori tempo massimo – osserva Fuson – le candidature sono quelle avanzate allo scorso marzo”. Quanto al rimescolamento del numero delle poltrone in cda, Fuson osserva che “la decisione assunta rispecchia una visione ma non è detto che finisca così”.