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Scenari

Prosecco Rosé, ecco tutte le modifiche al disciplinare chieste dall’Italia

28 Ottobre 2020

“Il via libera europeo al disciplinare di produzione del Prosecco Rosé Doc con la modifica da noi richiesta che rende possibile contare sulla nuova tipologia, è un’ottima notizia.

Che consente ai produttori di un vino che da sempre oltre confine riscuote uno straordinari o successo, di presidiare e conquistare un mercato sempre più ampio e che negli ultimi anni ha registrato una crescita sempre più importante in termini economici e di quantitativi. Parliamo di un esercito di 11.460 viticoltori, 1.192 aziende vinificatrici, 347 case spumantistiche che concorrono al successo senza eguali di una denominazione tutta made in Italy, diventata emblema e indiscussa bandiera nel mondo. L’accoglimento della nostra richiesta sarà traino per l’intero sistema vitivinicolo nazionale che a causa della pandemia ha registrato una contrazione del valore delle vendite all’estero dopo il record fatto segnare lo scorso anno con oltre 6 mld di euro e che sta soffrendo in modo evidente anche per gli evidenti problemi che il canale della ristorazione sta affrontando”. Così il ministro Teresa Bellanova commenta la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea dell’approvazione della comunicazione di modifica richiesta dal Mipaaf del Disciplinare di produzione del Prosecco DOP. Modifica tesa all’introduzione della tipologia Rosè con obbligo dell’indicazione d’annata.

La richiesta di modifica al disciplinare di produzione della Dop Prosecco con l’introduzione della nuova tipologia era stata inviata dall’Italia a Bruxelles nel maggio scorso.
Il nome deciso dal Consorzio di tutela del Prosecco Doc per il nuovo vino è “Prosecco spumante rosé millesimato”. “Un vino, il Prosecco, che tutto il mondo ci invidia e che in molti tentano di imitare e contraffare – prosegue Bellanova – Lo dimostra tra gli altri il tentativo di contraffazione che nei mesi scorsi abbiamo stroncato in Veneto in una catena di supermercati grazie all’impegno dell’Icqrf. La lotta alla contraffazione a difesa dei nostri prodotti e contro l’usurpazione delle nostre indicazioni geografiche è sempre tra le nostre priorità. Dei 486 milioni di bottiglie prodotte di Prosecco, circa il l’80% prende la via dell’export. Un tassello importante del nostro made in Italy e della nostra forza sui mercati mondiali, che adesso acquista ancora più peso e rilevanza”.

“La mia attenzione e vicinanza al questo straordinario settore è evidente – conclude il ministro Bellanova – Lo dice l’interlocuzione costante con cui in questi mesi abbiamo insieme definito le misure necessarie per fare fronte all’emergenza per mettere in sicurezza le nostre eccellenze e le nostre imprese. Un’interlocuzione che, ne sono sicura, deve intensificarsi proprio sulla strategia mirata all’export e all’internazionalizzazione perché è da aziende e operatori che devono arrivare le indicazioni per ottimizzare le strategie e le politiche mirate. Su questo siamo già al lavoro. Questo periodo va affrontato con il massimo del confronto e della condivisione, con la filiera istituzionale, a partire dalle Regioni, come con l’intera filiera”.

Di seguito il dettaglio della richiesta italiana accolta dall’Unione Europea:

1. Prosecco Dop — Spumante rosé — nella categoria VS e VSQ
È inserita la tipologia spumante rosé al fine di introdurre nella denominazione una produzione di spumante ottenuto da vitigni Glera B. e Pinot nero vinificato in rosso.

2. Prosecco Dop — Spumante rosé — Base ampelografica
La tipologia spumante rosé prevede la seguente composizione di varietà di viti: Glera B. minimo 85 %, massimo 90 %; Pinot nero vinificato in rosso minimo 10 %, massimo 15 %. Detta composizione permette di ottenere la colorazione “rosé”.

3. Prosecco Dop — Spumante rosé — Resa di uva ad ettaro e titolo alcolometrico volumico naturale minimo
La resa massima di uva della varietà Pinot nero è stata stabilita a 13. 500 chili per ettaro per consentire una maggiore concentrazione di sostanza colorante ed una maggiore stabilità della stessa. Il titolo alcolometrico volumico naturale minimo è stato indicato a 9 % vol.

4. Prosecco Dop — Spumante rosé — Elaborazione
La tipologia deve essere prodotta esclusivamente per fermentazione naturale a mezzo autoclave con un periodo di elaborazione non inferiore a 60 giorni. Tale modalità di produzione consente al lievito di rilasciare dei composti come le mannoproteine le quali svolgono un’azione protettiva della sostanza colorante nei confronti dell’ossidazione e dell’anidrite solforosa, inoltre conferisce una maggiore complessità olfattiva e gustativa.

5. Prosecco Dop — Spumante rosé — Pratiche enologiche
E’ consentita nelle partite di prodotto destinate alla preparazione del vino spumante rosé e vino spumante di qualità rosé, l’aggiunta di prodotti ottenuti dalla vinificazione di uve Pinot nero, in quantità non inferiore al 10 % e non superiore al 15 %, a condizione che il vigneto, dal quale provengono le uve Glera B. impiegate nella vinificazione, sia coltivato in purezza varietale o comunque che la presenza di uve Pinot nero, in aggiunta a quello consentito per tale pratica, non superi la percentuale del 15 %.

6. Prosecco Dop — Spumante rosé — Caratteristiche al consumo
In conseguenza della introduzione della tipologia spumante rosé, sono indicate le caratteristiche fisico chimiche ed organolettiche.

7. Prosecco Dop — Spumante rosé — Etichettatura termine millesimato
Nell’etichettatura di tale tipologia è obbligatorio indicare il termine millesimato, seguito dall’anno di produzione delle uve in conformità all’articolo 49, comma 1 del regolamento delegato (UE) 2019/33della Commissione.

8. Prosecco Dop — Spumante rosé — Immissione al consumo
È prevista l’immissione al consumo a partire dal primo gennaio dell’anno successivo a quello della vendemmia al fine di consentire un maggior affinamento del prodotto.

C.d.G.