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Scenari

“Fenomeno take away”: il settore del cibo da asporto vale 5,5 miliardi di euro

23 Ottobre 2019
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E' un business da 5,5 miliardi in Italia quello dei piatti pronti e take away e che continua a crescere. 

E' quanto emerge dai dati elaborati dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Tra le regioni prima l'Emilia Romagna con 1,5 miliardi, seconda la Lombardia e terzo il Lazio con 840 milioni. Tra i territori, prima in Italia è Roma con 784 milioni, seguita da Ravenna con 578 milioni, Milano con 332 milioni, Monza con 300 milioni, Parma con 291 milioni, Modena con 239 milioni, Napoli con 195 milioni, Brescia con 182 milioni, Rimini con 147 milioni, Bergamo con 134 milioni, Mantova con 125 milioni, Pavia con 118 milioni. Le imprese Take away e cibi pronti sono 37.966 imprese, +1% in un anno, circa 112 mila addetti rispetto ai 109 mila dello scorso anno, +3%, sono i numeri del settore in Italia. Roma (3 mila imprese, +1%), Napoli (1.977, +0,4%) e Milano (1.922, +2%) sono i territori che concentrano il maggior numero di attività seguite da Torino (1.534), Bologna (839), Catania (836), Bari (809), Brescia (804). Lodi (116 imprese, +8%), L'Aquila (169 imprese, +7%), Genova (768, +7%), Prato (134, +6%) i territori che crescono di più.

“La ristorazione senza somministrazione – dice Annarita Granata, consigliere della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – è un settore in cui convivono forme tradizionali di preparazione dei cibi da asporto come le rosticcerie e altre emergenti, innovative nel prodotto e nel servizio. L'importante in ogni caso è mantenere alta la qualità dell'offerta valorizzando anche il territorio e i suoi prodotti, in un settore come quello del food che rappresenta una delle eccellenze del made in Italy nel mondo”.

In Lombardia in particolare si contano 5.622 attività, ma ci sono anche oltre duecento imprese tra produzione di pasti, sughi e estratti pronti. Milano è prima con 1.922 imprese attive, +2%, di cui 916 in città con 5 mila addetti, +3% in un anno, di cui 3 mila in città, +4%. Seguono Brescia (804), Bergamo (687), Monza Brianza (502) e Varese (465). In un anno sono Lodi con 116 imprese, +8% e Cremona con 219, +5%, a crescere di più.

C.d.G.