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Scenari

Questione dazi: Asiago Dop, cosa cambia?

05 Ottobre 2019
Fiorenzo_Rigoni_-_Consorzio_Asiago Fiorenzo_Rigoni_-_Consorzio_Asiago


(Fiorenzo Rigoni)

di Maristella Vita

“Potrebbe essere a rischio la produzione casearia italiana di latte vaccino. Auspichiamo il prosieguo del dialogo costruttivo con gli Stati Uniti in vista dell’elenco definitivo”. 

È questa la valutazione a caldo di Fiorenzo Rigoni Presidente Consorzio Tutela Formaggio Asiago, in merito alla questione dazi statunitesni, che entreranno in vigore il prossimo 18 ottobre. E anche se l’Asiago Dop non è espressamente citato nella prima lista informativa resa pubblica il 2 ottobre, potrebbe subire delle importanti ripercussioni; infatti la produzione di Asiago Dop è sub iudice insieme a tutta la produzione casearia a latte vaccino italiana. L’incertezza del momento è già un danno per la filiera produttiva, che potrebbe crescere nei prossimi mesi, perché gli Stati Uniti rappresentano il primo sbocco commerciale per l'Asiago Dop, un mercato peraltro in crescita costante con export, a valore, passato dal 21% nel 2016 al 34% del primo semestre 2019. “Oggi, l’aumento dei dazi potrebbe far incrementare i costi, con un danno per i consumatori che dovrebbero pagare dai 3 ai 4 dollari in più al chilogrammo. Auspichiamo il prosieguo del dialogo costruttivo con gli Stati Uniti vista dell’elenco finale e, allo stesso tempo, ad una corale azione da parte delle varie istituzioni per preservare il valore delle produzioni d’origine protetta europee”, conclude Rigoni.