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Scenari

Riforma Pac, le novità: in prima linea piccoli e giovani produttori, all’Italia 44 mln di euro

28 Gennaio 2013
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Il 24 e 25 gennaio la Commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha votato ed approvato gli emendamenti della nuova Politica agricola Comune. Il processo di rinnovamento della Pac dà il via ad un primo successo che vede i produttori e l’ambiente sempre più protagonisti a livello europeo.

Innanzitutto, la sezione dedicata alle imprese ed ai redditi degli agricoltori acquista una posizione centrale con gli emendamenti sui pagamenti diretti, lo sviluppo rurale e la Ocm unica. La direzione voluta da Comagri, infatti, vira verso l’innalzamento della soglia di flessibilità di applicazione delle misure, della semplificazione burocratica per gli operatori e verso la definizione di strumenti di gestione delle crisi di mercato.

Per quanto riguarda l’Italia, in particolare, questa beneficerà della nuova politica di distribuzione delle risorse economiche: in cifre, saranno destinati 44 milioni di euro in più. Nell’ambito di tale supporto, poi, si presterà attenzione alle singole aree geografiche ed economiche particolarmente bisognose di supporto con relativo interesse dei redditi dei produttori agricoli.

L’obiettivo della Pac è quello di garantire ai produttori gli aiuti economici anche dopo il termine del periodo di applicazione delle nuove regole, cioè il 2020. Questi, infatti,  non potranno ridursi più del 30% rispetto al primo anno di applicazione (il 2015). Ci saranno produttori tutelati, inoltre, a prescindere dal loro “potere” di mercato: anche i piccoli attori della filiera saranno premiati in base alla loro attività e prodduttività. È prevista, infatti, la possibilità di individuare la figura di “agricoltore attivo”, con un occhio di riguardo ai giovani: se i piccoli agricoltori potranno ricevere un importo totale fino al 15% della dotazione nazionale per i pagamenti diretti, i giovani usufruiranno delle risorse economiche senza che queste vengano perse. Ciò significa che  le eventuali risorse non spese potranno essere trasferite ai nuovi entranti.

E poi l’attenzione per l’ambiente. Il “greening” che si concentra sull’aspetto ambientale dei processi di coltivazione, trasformazione e produzione, vede il rafforzamento degli “aiuti verdi”. Infatti, avranno diritto di alleggerimento dei pagamenti tutte le imprese che rispettino pratiche agro ambientali di sviluppo rurale, includendo anche quelle che già dispongono di  certificazione ambientale e che producono seguendo la normativa di agricoltura biologica. Inoltre, saranno esonerate anche le aziende che coltivano riso per il 75% della superficie, nonché quelle che dispongono di un terreno coltivato inferiore ai 10 ettari.

Nel dettaglio, è stato modificato anche il capitolo dell'Ecological Focus Area, che esonera le imprese dai pagamenti per tutte le colture arboree, con l'olio d'oliva e gli agrumi in prima linea. Parzialmente coinvolte anche quelle che detengono una coltivazione del 3% della superficie ad area ecologica.

Tra le altre novità, si evidenzia, il coinvolgimento delle associazioni ortofrutticole che potranno gestire fondi di esercizio ed attuare e presentare programmi operativi, nonché il rafforzamento dei programmi di sostegno nel settore del vino. La regolamentazione del comparto vitivinicolo, infatti, si arricchisce di nuove misure di ricerca e di sviluppo, con la proroga dei diritti d'impianto dei vigneti fino al 2030.

Nel caso dell’olio di oliva, gli aiuti saranno indirizzati alle organizzazioni di produttori e all'interprofessione con l'inclusione di una serie di attività innovative all'interno dei programmi triennali. Si guarda al consumatore, poi, grazie all’emendamento che reintroduce l'obbligo di indicare il paese di origine in etichetta per i prodotti ortofrutticoli venduti freschi, prima depennato ed ora ripresentato.

Si attende il prossimo appuntamento per il vertice europeo del 7-8 febbraio che verterà sulle prospettive finanziarie dell'Unione. Tale incontro influenzerà anche le risorse per la Pac. Queste, non ancora approvate, saranno valutate a marzo in occasione del voto della proposta di riforma e potrebbero portare a eventuali correzioni emendative. Si prevede, in generale, che la nuova Pac entrerà in vigore nel 2015.

L’ordine del giorno del 24/25 gennaio 2012 è disponibile a questo link.

Lucrezia Balducci