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Scenari

San Vito e il cous cous fest: “pienone” allo stand della Borsa Internazionale del Turismo

18 Febbraio 2019
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(Il sindaco Giuseppe Peraino conferisce la cittadinanza onoraria di San Vito Lo Capo a Filippo La Mantia)

Pur collocato In fondo al padiglione, e quasi oscurato dall’ampio spazio espositivo occupato dalla  Regione Sicilia, il piccolo stand del Comune di San Vito Lo Capo è stato, comunque, fra i più visitati della Borsa Internazionale del turismo di Milano. 

Tant’è che gli organizzatori del Cous Cous Fest, con la 22esima edizione programmata dal 20 al 29 settembre prossimi, hanno costretto gli chef Enzo Caradonna e Peppe Peraino a fare una sorta di straordinario per soddisfare la richiesta di assaggi di cous cous proposti nello stand. E  già questo fa capire che a fine settembre nella splendida cittadina siciliana bisognerà un po’ organizzarsi con anticipo per fare fronte all’afflusso di appassionati di questo piatto che unisce tutti i paesi che si affacciano  sul Mediterraneo. Allo stand, infatti, i visitatori che si sono affacciati, pur invogliati da due grandi pannelli panoramici che decantavano la bellezza dei luoghi, la maggior parte delle loro richieste di informazioni riguardavano proprio la festa di gusto, di civiltà, di emozioni intorno alla tavola ma, anche, di cultura, spettacolo, musica e di come organizzare l’arrivo e il soggiorno in questo angolo di terra trapanese.


(Lo chef Bakouss riceve la coppa del concorso del miglior cous cous dello scorso anno)

Con il sindaco Giuseppe Peraino che si compiaceva per il successo della scelta di partecipare alla Bit, manifestazione che dal 1980 porta nel capoluogo lombardo operatori del settore e appassionati di viaggi provenienti da tutti il mondo. E sottolinea: “La Bit è un’importante e prestigiosa vetrina dalla quale il Comune è assente da diversi anni. Grazie alla collaborazione con l’Aots, l’Associazione operatori turistici sanvitesi e l’Atc, l’Associazione turistica di Castelluzzo, siamo tornati ad investire in un qualificato momento promozionale in occasione del quale siamo entrati in contatto con operatori, giornalisti e buyer internazionali”. Infatti, oltre ad aver convogliato nel piccolo spazio occupato nei padiglioni della Bit, la case history del Cous Cous Fest è stata presentata pure nell’ambito del programma del Food Tourism day, coordinato da Roberta Garibaldi, docente di marketing all’Università di Bergamo ed esperta a livello internazionale di marketing applicato al turismo enogastronomico, con Marcello Orlando, co-fondatore e ceo di Feedback, producer del Cous Cous Fest, che ha raccontato il festival nell’ambito del convegno “Lo storytelling per le esperienze enogastronomiche. Come legare cultura e cibo?”.  


(Il sindaco Giuseppe Peraino conferisce la cittadinanza onoraria di San Vito Lo Capo ad Andy Luotto)

Poi, nel ristorante milanese di Filippo La Mantia, dove si è tenuta una Cous Cous Fest Soirée, evento che ha visto protagonisti i sapori e le emozioni del festival internazionale di San Vito Lo Capo, il sindaco Peraino ha fatto di più. Ha conferito la cittadinanza onoraria a Andy Luotto e allo stesso La Mantia, nominandoli, contestualmente, ambasciatori del Cous Cous Fest. La Mantia, oste e cuoco siciliano, ha aperto proprio a San Vito Lo Capo il suo primo ristorante, nel 1998. Da allora ha portato il cous cous in giro per il mondo, inserendolo sempre nei suoi menu e diventando il testimonial della cittadina siciliana e dei simboli legati a questo piatto come la condivisione e lo stare insieme. Attore, chef ed artista poliedrico, Andy Luotto nutre un profondo affetto per San Vito Lo Capo. “Da anni ospite del Cous Cous Fest – recita la delibera – con la sua attività è testimonial del festival a cui è profondamente legato che ha definito “dieci giorni di felicità e bellezza”. Il sindaco Peraino, poi, ne ha approfittato di questo evento per annunciare che il Comune di San Vito Lo Capo supporterà la proposta di inserimento del couscous nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell'Unesco già avanzata da diversi paesi del Maghreb. Perché, dice “Il cous cous, piatto storicamente legato al nostro territorio, approdato sulle coste trapanesi grazie agli scambi commerciali con il Nord Africa, è diventato negli anni simbolo di pace e integrazione, attraverso il quale si incontrano ogni anno nella nostra cittadina paesi e popoli di tutto il mondo. A San Vito Lo Capo il cous cous diventa veicolo di scambio e sintesi tra culture, lingue e religioni”.


(Cooking show con gli chef sanvitesi)

Alla soirée da La Mantia, presenti gli sponsor della rassegna come Bia CousCous, Conad, Electrolux Professional, Unicredit e Tenute Orestiadi, è stata consegnata la coppa allo chef tunisino Nabil Bakouss, vincitore del premio giuria tecnica dell’edizione 2018 del festival. Non è mancato il cous cous interpretato in diverse varianti dagli chef sanvitesi Caradonna e Peraino, protagonisti di un cooking show a quattro mani. 

Michele Pizzillo