Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Un vino di Feudo Disisa nella top 12 di Forbes grazie al nostro concorso Sud Top Wine

26 Gennaio 2023
Mario Di Lorenzo Mario Di Lorenzo

di Irene Marcianò

E’ siciliano uno dei dodici migliori vini del 2022 secondo la famosa rivista statunitense di economia e lifestyle, Forbes, celebre in tutto il mondo anche per le sue classifiche, considerate le più autorevoli e influenti sui protagonisti del business internazionale.

Si tratta del Doc Monreale Catarratto Lu Bancu 2020, di Feudo Disisa (ne abbiamo parlato qui>). La lista riflette i vini che la giornalista Kety Kelly Bell definisce “outstanding”, ovvero straordinari, quelli che maggiormente si sono distinti tra le sue degustazioni nel corso dell’anno 2022 appena concluso. Tra i dodici vini – che includono Canada, Texas, California e Francia – solo due sono italiani e uno di questi è appunto il Catarratto Monreale Lu Bancu, dell’azienda Feudo Disisa che si trova a Grisì, la frazione di Monreale in provincia di Palermo. Con un pizzico di orgoglio, ci fa piacere raccontare che questo vino è finito sul tavolo di degustazione di Kety Kelly Bell grazie al nostro concorso Sud Top Wine, dove il vino della cantina Disisa è risultato primo classificato nella categoria “Altri vini Siciliani Doc e Igt (solo vini prodotti con vitigni autoctoni o blend con autoctoni)”. La giornalista statunitense ha ricevuto la campionatura, con tanto di bollino del premio sul collo della bottiglia.

“Venire menzionati da una rivista così autorevole come Forbes – dichiara Mario Di Lorenzo, patron di Feudo Disisa – seguita da milioni di persone, è per noi motivo di grande orgoglio, che premia il lavoro di qualità fatto in vigna e in cantina. La cosa che ci fa più piacere è che venga apprezzato a livello internazionale un vino a base di Catarratto, vitigno autoctono principale della Doc Monreale che rappresenta l’identità territoriale. Partecipiamo a diversi concorsi enologici durante l’anno. In alcuni il vino passa inosservato, in altri, come in questo caso, ha fatto centro. Ciò significa che una collaborazione come quella tra Cronache di Gusto e Colangelo & Partners, non solo ha raggiunto l’obiettivo prefissato ma, nel nostro caso, posso dire che è stato addirittura superato”. Il concorso Sud Top Wine, ideato da Cronache di Gusto, aggiunge così, un passo alla volta, un tassello alla sua mission: quella di valorizzare e promuovere le eccellenze di un’area geografica ancora poco considerata nei mercati internazionali e che merita di essere valorizzata.

Ogni anno, infatti, a conclusione del concorso, i vini decretati vincitori dopo sessioni di degustazioni alla cieca ad opera di una giuria di fama internazionale guidata da Daniele Cernilli (3 vini vincitori per ciascuna delle 23 categorie ammesse) hanno la possibilità di partecipare ad interessanti attività promozionali in diversi mercati, tra cui quello del Nord America grazie appunto alla partnership con Colangelo & Partners, tra le più importanti agenzie di comunicazione del vino presenti a New York. Sul sito www.sudtopwine.com trovate tutte le informazioni sul progetto. Grazie a questa partnership – e grazie anche alla possibilità per i produttori di far rientrare le attività tra quelle finanziate da Ocm promozione – anche quest’anno alcuni dei vini sul podio volano a New York per essere degustati da blogger e giornalisti di stampa generalista di rilievo nel panorama internazionale, come appunto Forbes, e di stampa specializzata come Vinepair, Tasting Panel e James Suckling, per citarne alcuni. Il tutto studiando in maniera sartoriale il percorso e le attività, in modo che ciascun vino, sulla base del vitigno, delle sue caratteristiche organolettiche, nonché della regione di provenienza, venga inviato in quelle aree del Nord America e a quei wine writer ed esperti che possano maggiormente promuovere quella particolare tipologia e spingerla quindi mediaticamente sul mercato. Le regioni del Sud Italia hanno ancora tanto da raccontare e i risultati delle nostre attività non solo ci spingono a continuare ma a voler fare ancora di più. Nuovi scenari e nuovi mercati si apriranno nelle prossime edizioni e ci auguriamo che le eccellenze di queste aree geografiche possano trovare sempre maggiori consensi.