Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Usa import vino, ecco tutte le cifre

08 Febbraio 2013
bottiglie1 bottiglie1

Soffrono i vini imbottigliati del Sud America, ma non quelli sfusi, e riprendono i consumi di quelli francesi.

Ecco l’ultimo aggiornamento sullo stato dell’import negli Usa. Trend da tenere sotto osservazione data l’importanza che tale mercato riveste per la maggior parte delle cantine di tutto il mondo, comprese quelle italiane, e che in quest’ultimo periodo sta ritornando ad essere più reattivo, e infatti continua ad essere uno dei maggiori sbocchi per il commercio del vino internazionale tanto che il vino importato è arrivato, nell’ultimo anno, a pesare, secondo le recenti stime, il 35% sul totale del volume circolante nel Paese, con una crescita del più 11%.

Il quadro delle importazioni è stato presentato al Unified Wine & Grape Symposium che si è tenuto a Sacramento, in California, qualche giorno fa. Starebbero vivendo un costante declino le etichette cilene, un calo iniziato a metà del 2011. E non stanno andando bene nemmeno le bottiglie australiane che hanno toccato il livello di import più basso degli ultimi dieci anni. Gli americani sarebbero ritornati ad apprezzare i vini da tavola francesi, che per una decina d’anni non hanno vissuto un periodo d’oro per quanto riguarda i consumi. La ripresa segnerebbe un più 4,8% nelle quantità importate.

Poi la ricerca rivela ancora un altro andamento positivo relativo al Vecchio Continente. Nei calici si versa sempre più vino spagnolo. Nel 2012 la Spagna ha toccato il record nell’export verso gli Usa del più 6%. Paese del vino molto amato, tanto che nella generale frenata dei consumi ha tenuto bene. Per quanto riguarda le tipologie di vino, la varietà proveniente da oltre confine più ricercata continua ad essere il Moscato anche se a dominare ultimamente sugli scaffali sono stati i blend rossi, l’aumento delle vendite è stato del più 29%. Sui monovarietali la scelta degli americani cade sempre sullo Chardonnay e sul Cabernet Sauvignon, con la disponibilità, come desunto dai dati delle vendite, a spendere per questi due varietali anche un po’ di più a bottiglia. Sul fronte dell’approvvigionamento di vino sfuso in testa ci sarebbero i maggiori Paesi produttori del Nuovo Mondo, Argentina, Cile e Australia. 

C.d.G.

fonte: Decanter.com