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Scenari

Vendemmia 2022, in Sicilia durerà 100 giorni. In Franciacorta occhi puntati al cielo

01 Agosto 2022
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Da oggi la Franciacorta dà il via alla vendemmia: in alcune zone, ad esempio a sud del Monte Orfano qualche grappolo è già stato staccato durante il weekend, a partire da oggi anche nel resto della denominazione parte la raccolta di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco e proseguirà nelle prossime settimane a seconda delle aeree.

“Annata decisamente singolare la 2022, partita con presupposti ideali, ottimo carico produttivo e stato sanitario, l’andamento meteo caldo e secco, in particolare dei mesi di giugno e luglio, sta mettendo alla prova vigne e viticoltori – racconta Flavio Serina, responsabile dell’area Ricerca e Sviluppo del Consorzio Franciacorta – Le piogge dell’ultima settimana di luglio stanno mitigando le situazioni di stress idrico creando i presupposti per una vendemmia decisamente precoce ma che mantiene prerogative molto interessanti”. Il germogliamento quest’anno è avvenuto in linea con gli ultimi anni. Nelle zone più precoci il germogliamento dello Chardonnay è iniziato intorno a fine marzo, mentre in quelle più tardive verso i primi dieci giorni di aprile, stessa cosa, giorno più, giorno meno è avvenuto per il Pinot nero. La fioritura è stata decisamente anticipata, circa di una settimana, rispetto all’ultimo triennio. Si sono verificati due eventi grandinigeni a fine maggio e primi di giugno con danni consistenti ma molto localizzati, che quindi non hanno compromesso il potenziale produttivo della denominazione. Inoltre la precocità dell’evento non ha creato ulteriori problemi fitosanitari: lo stato è infatti ottimo. Dal punto di vista meteorologico l’annata è stata caratterizzata da piogge molto ridotte. Il perdurare di questa situazione con assenza di piogge e temperature elevate ha causato in alcune aree, caratterizzate da terreni più sciolti o nei vigneti più giovani, condizioni di stress idrico. I vigneti mediamente hanno reagito bene a questa situazione eccezionale, ma sicuramente le piogge dell’ultima settimana ha dato respiro alla zona centrale della Franciacorta. “Gli ultimi due mesi sono stati caratterizzati da caldo senza tregua e quasi totale assenza di precipitazioni – spiega Mario Falcetti, membro del Consiglio del Consorzio Franciacorta con delega tecnica – “L’insieme di questi due fattori ha fatto presagire qualche situazione di stress, migliorata grazie alla pioggia dell’ultima settimana”. Le stime di produzione considerate ottime fino al mese di maggio sono state riviste a seguito dell’assenza di pioggia degli ultimi due mesi, ma rimangono buone, si potranno stimare con più precisione a vendemmia terminata. “La Franciacorta arriva da un 2021 molto positivo dove per la prima volta abbiamo superato i venti milioni di bottiglie, il primo semestre 2022 riporta una crescita in volumi stimati sul totale delle aziende pari al 14,3% rispetto al primo semestre dell’anno 2021, ma purtroppo arriviamo da annate non generose e alcune cantine sono costrette a rimandare ordini per mancanza di prodotto; abbiamo bisogno di una vendemmia buona e ci auguriamo che il tempo delle prossime settimane sia favorevole.” Conclude il Presidente, Silvano Brescianini.

LA SITUAZIONE IN SICILIA
Un lieve calo nella produzione, ma la certezza di un’ottima resa qualitativa: potrebbero sintetizzarsi così le previsioni per la vendemmia 2022, che come sempre si distingue per la sua longevità. “Ci apprestiamo a vivere una vendemmia che si registra come sempre la più lunga d’Italia – sottolinea Antonio Rallo, presidente del Consorzio di tutela vini DOC Sicilia – mediamente oltre cento giorni, sebbene l’inizio sia stato qualche giorno più avanti rispetto allo scorso anno: procederemo dagli ultimi giorni di luglio con le varietà precoci, fino ad arrivare all’autunno. La vendemmia 2022 si preannuncia con un 10/15 % di produzione in meno rispetto al 2021, ma senz’altro molto soddisfacente per l’ottima qualità delle uve”. Il calo di produzione stimato è legato al ridotto peso del frutto di quest’anno. L’autunno 2021 è cominciato con un novembre piovoso che ha mantenuto umido il suolo fino alla ripresa vegetativa della pianta. Le temperature si sono mantenute nella media stagionale fino all’inizio di febbraio, quando è cominciato il freddo e anche all’arrivo della primavera sono rimaste fresche. Il germogliamento si è dunque manifestato una decina di giorni in ritardo rispetto alle date attese, presentando una crescita più lenta della fase verde ma regolare e omogenea. Condizioni queste, che hanno favorito fioritura piena e allegagione molto buona. Le lavorazioni del terreno e le operazioni colturali si sono svolte agevolmente. In alcune zone interne, il mese di aprile, ha registrato ancora piovosità ma, in generale, le condizioni climatiche ventilate e fresche fino a metà maggio, hanno generato piante e frutti sani e generosi. Da metà maggio, le temperature presentano un aumento in linea con gli ultimi anni e si registrano piogge solo in alcune aree della Sicilia. La pianta cresce bene, la qualità delle uve è ottima. L’inizio della maturazione, il cambiamento di colore, la metamorfosi del frutto avvengono regolarmente. Per le varietà usate come base spumante e per quelle che presentano un intervallo più corto di maturazione, è prevedibile una raccolta più o meno in linea con il 2021. Per la maggior parte delle varietà siciliane a maturazione più lenta, il percorso è in evoluzione.

C.d.G.