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Scenari

VeronaFiere, caos nuovo Cda: Giovanni Mantovani rimane (a tempo)

16 Maggio 2022

di Emanuele Scarci

Scontro politico per il vertice di Veronafiere.

E a sorpresa potrebbe arrivare la riconferma, forse a termine, del direttore generale Giovanni Mantovani. L’assemblea dei soci del 17 maggio per approvare il bilancio, il nuovo statuto e rinnovare il Cda arriva solo qualche settimana prima delle elezioni amministrative a Verona. La maggioranza politica del Comune (azionista con il 39,48% di Veronafiere) vorrebbe procedere e nominare i vertici e i membri del Cda nonostante l’incertezza del voto del 12 giugno. Per i vertici di Veronafiere sono circolate sulla stampa locale ipotesi di ticket fra Maurizio Danese e Federico Bricolo piuttosto che Danese e Flavio Piva. L’opposizione però è insorta: ritiene inaccettabile il rinnovo delle cariche a pochi giorni dal voto e, se questo avvenisse, nel caso prevalesse lo schieramento guidato da Damiano Tommasi, chiederebbe le dimissioni dei nuovi vertici. Probabilmente questa prospettiva toglie la voglia di correre a molti candidati.

Ipotesi Mantovani
Secondo alcune indiscrezioni, domani il caos politico potrebbe aprire la strada a un’ipotesi di transizione e rimettere in gioco, seppure temporaneamente, il dg Mantovani. Il top manager è stato avversato pubblicamente dal 2020 dall’azionista Fondazione Cariverona (con il 24%) tanto che annunciò l’intenzione di sottoscrivere l’aumento di capitale di Veronafiere solo nel caso si fosse rinnovato il management. Da 20 anni al vertice, Mantovani e stato uno dei principali artefici del successo di Veronafiere. Tra l’altro, ha propiziato il successo di Vinitaly e Fieragricola. Col nuovo statuto di Veronafiere, i componenti del Cda passeranno da 5 a 7, di cui 5 da eleggere senza il concorso del Comune. In linea teorica, Fondazione Cariverona, con il suo 24% delle azioni, ne potrebbe eleggere, con il voto di lista, 2. Ma essendo stata motivato l’allargamento del cda con l’obiettivo di dare rappresentanza ai principali soci, allora Fondazione Cariverona, Cdc di Verona, Agenzia Veneta, Bpm e Cattolica dovrebbero ottenere 1 amministratore ciascuno.