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Scenari

VeronaFiere, domani l’aumento di capitale: ma ancora incerte le quote di partecipazione

10 Febbraio 2020
Federico-Sboarina Federico-Sboarina

Via all'aumento di capitale di Veronafiere. Un passaggio importante per il processo d'internazionalizzazione del polo fieristico scaligero.

“Domani l'assemblea dei soci di Veronafiere varerà l'aumento di capitale” annuncia il sindaco di Verona Federico Sboarina. Il sindaco glissa sia sull'entità dell'aumento di capitale sia sulla quota che il Comune sottoscriverà. La settima scorsa un meeting degli azionisti ha concordato la rotta per l'aumento di capitale che resta da ufficializzare con il voto in assemblea. L'aumento di capitale dovrebbe aggirarsi intorno ai 30 milioni, ma forse anche meno vista la vitalità di Veronafiere. Risorse necessarie per realizzare il piano industriale 2019-22 che prevede il completamento del programma d’internazionalizzazione, l’ammodernamento e la digitalizzazione del quartiere espositivo scaligero. L’aumento di capitale di Veronafiere è solo una parte del maxi investimento di 105 milioni, finanziato prevalentemente con i flussi di cassa. Per il prossimo novembre Veronafiere ha confermato l'avvio di Wine to Asia, evento stabile del vino (con 400 espositori) che si terrà a Shenzen, a una manciata di chilometri da Hong Kong, in diretta concorrenza con ProWein China a Shanghai.

Il principale azionista del polo espositivo scaligero è il Comune di Verona, con il 39,6% delle quote, seguito da Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona (24,1%), Camera di Commercio di Verona (13%), Società Cattolica di Assicurazioni (7,1%), Banco Bpm (7%) e altri sei piccoli azionisti con quote inferiori.

Sindaco, il Comune di Verona sottoscriverà la quota di competenza?
“Domani si deciderà, verosimilmente, solo l'aumento di capitale. Poi sarà il percorso successivo a stabilire chi mette che cosa”.

Il Comune di Verona avrebbe le risorse per sottoscrivere?
“Giovedì scorso il Consiglio ha deliberato la vendita della quota dell'Autostrada A4 (il 4,6% per un valore all'asta pubblica di 26,2 milioni, ndr)”.

Quindi tempi lunghi…
“Dipende anche da come verrà fatto l'aumento di capitale e le tempistiche. Ma non ci sono problematiche particolari, bisogna decidere come farlo. Comunque il Comune manterrà sempre una quota di primo piano”.

Quanto complica i piani di Veronafiere e Wine to Asia il coronavirus cinese?
“Pensi che a settembre sono stato a Hangzhou per il gemellaggio. E la città, su precisa disposizione del presidente cinese Xi Jinping, aveva messo in campo tutta una serie di importanti relazioni, come anche Verona. Chiaro che questa situazione sospende o, quanto meno, ci mette in una posiziona di attesa rispetto a un blocco generalizzato. Vediamo come evolverà nelle prossime settimane, anche rispetto alla Fiera. E' chiaro però che la crisi cinese ha riflessi a livello globale e non solo per VeronaFiere”.

Emanuele Scarci