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Scenari

Vigneron in rivolta a Pomerol

24 Luglio 2013
pomerol pomerol

Rivolta nella Aoc Pomerol.

Alcuni vigneron, che stanno appena fuori i confini dell'area protetta dalla denominazione, contestano la decisione della Corte d'Appello di Bordeaux.  La sentenza ha riconosciuto l'obbligo di vinificare e imbottigliare all'interno della zona come stabilito dal disciplinare. A coloro che hanno le cantine al di fuori dei comuni ricadenti nell'Aoc è stato imposto un veto: entro il 2018 i produttori che non vinificheranno all'interno dell'Aoc non potranno apporre sull'etichetta la denominazione.  

Domaines de la Pointe et Vieux Taillefer, Châteaux Haut-Tropchaud, Lafleur Grangeneuve, Vray Croix de Gay e Grand Moulinet, sono questi alcuni dei produttori che non vogliono rassegnarsi alla regola introdotta dall'Inao, l’Institut national de l’origine et de la qualité. Per tre anni hanno cercato di opporsi per vie legali all'obbligo di costruire lo stabilimento all'interno dei comuni di Pomerol e di Libourne. Tra questi vi sono anche vigneron che posseggono piccoli appezzamenti di pochi ettari che non sono in grado di sostenere spese così onerose. La rosa “degli esclusi” rappresenta insieme un vigneto che si estende per più di 800 ettari, tra cui vigneti di alto prestigio quotati 2 miloni di euro. 

Proprio per evitare una speculazione sulla vendita di vini che non ricadono nell'Aoc, alla luce dei prezzi alti (non si trova una bottiglia a meno di 25 euro) e del prestigio che Pomerol detiene nei mercati grazie a brand e fine wine come Petrus, l'Inao aveva deciso di adottare questa restrizione per tutelare la tracciabilità facendo appunto rientrare interamente la produzione dei vini nell'areale. Provvedimento che però ha escluso chi comunque fa alta qualità a ridosso dei comuni dell'Aoc, anche se una sospensione della regola è stata concessa a chi possiede meno di un ettaro. Adesso i vigneron si sono appellati al Consiglio di Stato chiedendo l'abrogazione di “questi paletti normativi”. Se dovvessero vincere questa causa, probabilmente tutta la regolamentazione delle Aoc, e non solo quella di Pomerol, dovrà essere rivista.