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Taormina Gourmet 2021

Il Catarratto secondo Alessandro di Camporeale: tre varietà a Taormina Gourmet

23 Ottobre 2021
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Alessandro di Camporeale è una storica cantina nella provincia di Palermo fondata dai fratelli Rosolino, Antonino e Natale, oggi è guidata dai figli Anna, Benedetto e Benedetto.

La realtà produttiva è una tra le più interessanti in Sicilia, il vigneto e l’impiego delle buone pratiche enologiche sono alla base di tutto. A Taormina Gourmet l’enologo Benedetto di Camporeale e la la wine journalist Fosca Tortorelli hanno guidato il pubblico alla scoperta del catarratto. Si conoscono tre varietà: catarratto bianco comune,catarratto bianco lucido, noto anche come catarratto bianco lustro e Castellano, dal minore potenziale alcolico e maggiore acidità, catarratto bianco extra-lucido o lucidissimo, così detto per la quasi totale assenza di pruina, ancora più dotato in acidità.

Note di degustazione:

Benedè 2019
Annata ricca di soddisfazione. Il catarrato è solare e lucente. Al naso sentori floreale e agrumi freschi con richiami di mandorla. Al palato la scia salata deterge le papille gustative. Bevuta versatile.

Benedè 2016
Annata favorevole, più equilibrata rispetto alla 2019. Complesso, note speziate e di zenzero candito.

Verticale di Mandranova

Nella vigna più antica della tenuta, sulla collina che sovrasta la contrada Mandranova, il catarratto extralucido rivela tutto il suo potenziale in una delle sue massime espressioni. Dal 2019 si chiamerà Monreale bianco perchè è entrato a far parte della Doc Monreale.

Mandranova 2019
Annata equilibrata. Al naso note speziate, non prepotenti. Al sorso si avverte la voglia di distendersi, è ancora un po’ compresso.

Mandranova 2018
In bocca domina lo zenzero. L’acidità è più equilibrata e armonica.

Mandranova 2017 e 2016
Si nota l’evoluzione, sono entrambe buone annate ma si distingue la 2016. Quest’ultima si esprime con maggiore eleganza. Metodo Classico extra brut è ottenuto dalla porzione più bassa della vigna di catarratto più antica della tenuta. Ottimo da sorseggiare a tutto pasto, abbinato a delle busiate ai gamberi e pistacchi o ad una croccante frittura di pesce. Nella 2017 sono evidenti le note boise e di speziatura, nella 2016 la bollicina è cremosa e fine. Al palato note fresche e floreali, il sorso ha più carattere.

Annalucia Galeone

LA GALLERY (ph Vincenzo Ganci)