Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Vinitaly 2019

Il vino dei luoghi del mito della Maga Circe: tornano in auge le produzioni di Ventotene

11 Aprile 2019
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Tra i tanti eventi, grandi e piccoli, che hanno affollato anche quest’ultimo Vinitaly, in questi giorni di Brexit e a pochi mesi dalle nuove elezioni europee, una in particolare ha attirato l’attenzione di chi ha a cuore le sorti dell’Unione europea.

Si tratta della presentazione del progetto “Mare di Circe” che vuole mettere in valore la viticultura dei luoghi del mito della maga Circe, dalla bellezza ancora selvaggia grazie anche all’istituzione del Parco nazionale del Circeo, e che coinvolge i comuni laziali di San Felice Circeo, Ponza e Ventotene. Già perché è tornata la viticultura a Ventotene, la piccola isola pontina culla della costruzione europea dove Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, lì al confino, nel 1941 hanno redatto il famoso Manifesto, pietra miliare della costruzione europea.  

Sino alla fine degli anni '50 si produceva ancora vino a Ventotene, sopratutto Biancolella, come nell’isola d’Ischia ed un rosso corposo da uve Magliocco che si ritenevano arrivate dalla Sicilia, una viticoltura eroica su difficili terreni rocciosi lavici o sabbie che però hanno consentito di preservare alcune viti a piede franco. Poi l’esodo verso la terraferma ha fatto abbandonare tutto e soltanto qualche anno fa alcuni ragazzi hanno ricominciato a recuperare le vigne e rimetterle in produzione e già sono in bottiglia i primi nuovi vini di Ventotene a cominciare dal Pandataria, antico nome di Ventotene, un blend di Falanghina, Fiano e Greca prodotto dalla cantina Candidaterra dai fratelli Luigi ed Ercolino Sportiello. Vini di Ventotene però che sfortunatamente non sono arrivati a Verona, ma il progetto Mare di Circe presentato al Vinitaly ha acceso i riflettori su questa rinata piccola realtà vinicola, dall’alto valore affettivo per gli europeisti, ed i diversi eventi previsti nell’ambito del progetto Mare di Circe potranno essere un’occasione per degustarli, insieme agli altri nuovi interessanti vini del litorale della provincia di Latina e di cui un piccolo assaggio è stato dato alla fine della presentazione con la guida colta del giornalista Antonio Paolini. 

Proprio il progetto Mare di Circe ha fatto aggiudicare al comune capofila di San Felice Circeo, insieme alle isole di Ponza e Ventotene, il titolo di Città della Cultura della Regione Lazio 2019. Già subito dopo il Vinitaly, venerdi 12 aprile, prevista una giornata di navigazione e sbarchi tra il Circeo, Ponza e Ventotene riservata alle istituzioni e alla stampa. Da sabato 11 a lunedì 13 maggio sarà poi la volta nel borgo antico di San Felice Circeo della manifestazione Best Wine, nuovo nome della rassegna Sky Wine che già da dieci anni si è fatta apprezzare sul territorio. E così via sino a marzo 2020 quando si concluderà il progetto che ha l’ambizione di sostenere lo sviluppo del territorio e l’imprenditoria locale con la cultura. A presentare il progetto al Vinitaly, l’assessore regionale all’agricoltura della Regione Lazio, Enrica Onorati, il presidente dell’Arsial Antonio Rosati ed i rappresentanti dei Comuni di San Felice Circeo e Ventotene, rispettivamente, Fabio Beccari e Ciro Magliocco.  

Ecco gli interessanti bianchi del litorale circeo degustati

Tenuta Tre Cancelli – Mastarna 2018 Cerveteri Doc
Da uve Procanico locale, un clone di Trebbiano, un bianco fresco e leggero perfetto da barca e con il pesco più delicato

Cantina Villa Gianna – Innato 2018 Circeo Doc
Un blend di Malvasia, Trebbiano e Chardonnay pieno e complesso, un perfetto esempio di vino “gastronomico”, capace di reggere tutte le diverse portate di un pasto. 

Casale del Giglio – Anthium Bellone 2018 Lazio Igt
Da un vitigno prima raramente vinificato in purezza ma tradizionalmente usato per ingentilire i rossi, conquista per complessità, con una preponderanza di toni di fiori e fruta gialla e lunga sapidità nel finale. Pure molto buono

Cantina Bacco – Pantastico 2017 Nettuno Dop Cacchione
Il Cacchione è nome pure per il Bellone. Questo vino è ottenuto da vecchie vigne a piede franco, ritrovate e moltiplicate con il metodo del tralcio interrato. Molto fine, delicato, ma sapido mediterraneo nel finale.

Cantine Sant’Andrea – Duné 2017 Circeo Doc
Da una famiglia di Pantelleria trasferita a Terracina, un blend di trebbiano e malvasia assai piacevole ed elegante, di buon copro, in cui la leggera aromaticità è ben bilanciata dalla sapidità finale. 

Alma Torretta