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Assaggi e Personaggi

Lo chef D’Agostino presenta il suo “Kisté”: “La mia cucina semplice ed essenziale”

17 Marzo 2017
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(Pietro D'Agostino)

di Manuela Zanni

Si fa presto (si fa per dire) a fare cucina gourmet con ingredienti rari e usando metodi di cottura complessi e avanguardistici. Ma farlo con prodotti semplici che sono la vera espressione del territorio mantenendone intatta l'essenza è tutta un'altra storia.

Riuscirci è la sfida che lo stellato Pietro D'Agostino, già patròn de “La Capinera” a Taormina, in provincia di Messina, è deciso a vincere, a dieci anni dal riconoscimento della stella Michelin, proponendo una cucina più “easy” che punti tutto su prodotti esclusivamente made in Sicily di cui evidenziare l'eccellenza. L'antico cortile di Casa Cipolla, la storica dimora del tardo '400 nel cuore di Taormina, è stato teatro della serata in onore della nascita del ristorante “Kistè”, la nuova creatura che porta la firma di D'Agostino. “Il Kistè (il cui nome in greco significa cisterna per la presenza di due cisterne di epoca romana all' interno del locale, ndr), nasce con lo scopo di rendere i sapori d' alta cucina alla portata di tutti – spiega lo chef – nella profonda convinzione che la cucina sia una storia d’amore tra gli ingredienti di cui si deve trovare il matrimonio perfetto”. Ed è proprio dal grande rispetto per le materie prime che è nata anche la linea “Io D' Agostino” costituita da prodotti selezionati come un olio extravergine di Nocellara dell’Etna, due vini, un passito di Pantelleria Doc e un grillo di Marsala, tre tipologie di miele di Zafferana Etnea e una pasta, il mezzo pacchero, realizzata con grani siciliani.


La serata inaugurale, alla quale era presente anche la stampa di settore, è stata possibile anche grazie al prezioso aiuto degli chef Seby Sorbello e Giuseppe Raciti che hanno contribuito, con le loro specialità, alla preparazione dei finger da parte della brigata del Kistè. Iris salate al pistacchio, riso venere con brunoise di verdure e polpo, flan di porri con fonduta di parmigiano, crudi di pesce e poi, tra i dessert, brownie con salsa ai lamponi e menta e cannoli di cialda con ricotta, sono stati solo alcuni dei finger offerti ai numerosi intervenuti abbinati ai vini selezionati dal sommelier Salvo di Bella, come il Murgo rosè, i vini bianco, rosso e rosè Don Michele Etna Doc. Ad intrattenere gli ospiti anche l' istrionico bartender Mauro Cutuli con i suoi cocktail aromatizzati alle erbe del territorio etneo. 


(Mauro Cutuli)

“Sarà un menù ricco di sorprese, tutte da scoprire – assicura d' Agostino – piatti vivaci che mantengono lo stile essenziale, tipico della Capinera anch'essa in grande rinnovamento dopo il recente restyling dei locali, tutti rigorosamente realizzati nel pieno rispetto delle stagioni e delle tradizioni rilette, tuttavia, in chiave più disinvolta per una cucina “pret a manger”.