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Best in Sicily 2017

Best in Sicily, i nostri primi 10 anni alla scoperta delle migliori pasticcerie siciliane

27 Gennaio 2017
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Creme di tutti i tipi, sfoglie, pasta frolla, torte, cioccolato. Insomma ce n’è per tutti i gusti nella pasticceria siciliana.

E trovare l’esponente di spicco ogni anno è sempre difficile. Noi, come al solito, ci proviamo anche grazie ai vostri suggerimenti, che spesso ci hanno fatto scoprire botteghe artigiane che preparano dolcuni unici e buonissimi che meriterebbero di certo altri palcoscenici. 


(Caffè Sicilia – Noto)

Il debutto della categoria “Miglior pasticceria”, come il nostro premio, compie dieci anni. La prima volta è tocato al Caffè Sicilia di Noto, in provincia di Siracusa. Qui il maestro Corrado Assenza produce vere opere d’arte. Un luogo assolutamente magico dove l’arte pasticcera, si coniuga alla scienza e alla tecnica. Nato come fabbrica di torroni e marmellate nel 1890, si è successivamente accostata un’intensa attività di vendita anche all’interno del negozio. Le marmellate e le conserve, le granite, i gelati, i torroni con le mandorle della vicina Avola o con i pistacchi di Bronte legati alla scorzetta d’arancia e al miele dei monti Iblei sanno raccontare i profumi e i paesaggi siciliani sapientemente ai turisti come ai siciliani. I tranci di torta di Corrado Assenza legano sapori unici che si sposano meravigliosamente insieme, come il cioccolato di Modica , la cannella, la ricotta, le noci e la polpa degli agrumi. 


(Antica dolceria Bonajuto – Modica)

Vai a Modica e pensi al cioccolato. E gli amanti sanno che qui c’è un nome per non sbagliare: l’Antica dolceria Bonajuto. La pasticceria di Franco Ruta è una bottega dolciaria aperta dal 1880. In quella data, a Modica, tra gli svolazzi dell’appena nato barocco, l’avo Francesco Bonajuto iniziò a proporre delle specialità dolciarie d’ispirazione arabo-spagnola, già allora sulla strada del dimenticatoio. Oggi la pasticceria è nota in tutto il mondo per le ricette legate al cacao ed al cioccolato, un prodotto importato dagli spagnoli e lavorato per la prima volta proprio in Sicilia. Tra le ricette, la più famosa è di ispirazione azteca e prevede l’utilizzo a mo’ di energizzante di peperoncino nell’impasto. Ma la dolceria di Franco e di suo figlio Pier Paolo ha numerose frecce nel suo arco. 


(Cappello – Palermo)

A Palermo basta dire Cappello e ti vengono in mente le più svariate leccornie, compresa la torta Setteveli, lasciateci dire tra le più buone dell’Isola. Oggi, con Salvatore c’è il figlio Giovanni. Salvatore Cappello, membro da più di dieci anni dell’Accademia maestri pasticceri Italiani, aderendo a quanto stabilito dallo statuto, è stato tra i primi ad introdurre l’uso del burro in sostituzione della margarina. Tra le bontà proposte la frutta martorana, la cassata siciliana, i cannoli, le sfinge, la pasticceria secca di mandorle e pistacchi, le mousse di pistacchi di Bronte, la torta setteveli, la torta volo, la mousse di cioccolato bianco alla vaniglia di Tahiti, la torta Kenia, solo per citare le più note, e poi una grande varietà di praline e cioccolateria. 


(Antica pasticceria Corsino – Palazzolo Acreide)

A Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa c’è l’Antica Pasticceria Corsino. Siamo alla fine dell’Ottocento (1889) quando Giuseppe Corsino fondò la storica Pasticceria in piazza Pretura a Palazzolo Acreide. Un laboratorio dove si manipolavano gli ingredienti altrui: la gente portava uova, farina, zucchero e Giuseppe li trasformava in dolci, facendosi pagare solo la manodopera. Col tempo la pasticceria, grazie a Salvatore, figlio di Giuseppe, ha assunto i connotati della modernità, ma senza dimenticare le origini e le tradizioni: sui banconi si trovano sempre “cotognata”, “pignoccata”, “ciascuni”, “ossa dei motti” (questi ultimi specialità esclusiva). Una pasticceria che negli anni ha fatto scuola e che ha adottato una propria identità tramandata. 


(Maria Grammatico – Erice)

Erice è un borgo medievale in provincia di Trapani, Tra le vie lastricate si trova la bottega di Maria Grammatico: non la conoscete? Impossibile. E vi diciamo solo un’altra cosa: cassatelle e cannoli. Perché con questi due prodotti la Grammatico ha conquistato i palati di mezzo mondo. Qui oltre all’arte artigiana, alle ricette di una volta, c’è il talento vero e proprio di chi fa qualcosa anche con tanta passione.


(Maurizio Di Gangi, titolare della pasticceria di Castellana Sicula Dolcezze delle Madonie)

Non poteva mancare una nostra tappa nelle Madonie. A Castellana Sicula abbiamo premiato la pasticceria Dolcezze delle Madonie. E qui tutto inizia con la mandorla, in tante declinazioni, una più buona dell'altra. Ma non solo: la cassata rivisitata, lo sfoglio di Polizzi col suo cuore di tuma fresca, fino ai biscotti da inzuppare nel latte. Un'attività piccola ma dalla grande passione, sostenuta dall'amore per la terra e i suoi prodotti.


(Lidia Calà, titolare della pasticceria Dolce Incontro di Tortorici)

Tortorici già di per sé è un comune che merita di essere visitato, perché si trova in uno dei luoghi più affascinanti della nostra Isola, il Parco dei Nebrodi. A questo aggiungeteci che si possono mangiare dolci buonissimi. Dove? Alla pasticceria Dolce Incontro. Lidia Calà fa il suo mestiere senza cercare scorciatoie con la forza della materia prima del territorio in cui vive creando una sorta di paradiso per ogni gourmet.


(Sciampagna – Marineo)

Marineo è un comune a pochi chilometri da Palermo. La pasticceria di riferimento per i golosi è Sciampagna. Un angolo di leccornie che è anche laboratorio di idee, di voglie golose, di piacevoli soste. Una qualità costante in una parte di Sicilia poco conosciuta ma da conoscere.


(Dolce Salato – Modica)

Lo scorso anno siamo tornati a Modica, in provincia di Ragusa: premio Best in Sicily per Dolce Salato. Qui torte e paste hanno trovato un protagonista assoluto, instancabile nella voglia di sapere e sartoriale nella produzione delle sue ghiottonerie. Suo fedele alleato un territorio in grado di donare una materia prima di ineguagliabile valore. 

C.d.G.