Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Bacci Wines “sbarca” sull’Etna: acquistati all’asta vigneti e tenuta a Linguaglossa

28 Aprile 2022
WhatsApp_Image_2022-04-27_at_230857 WhatsApp_Image_2022-04-27_at_230857

di Emanuele Scarci

Bacci Wines riparte dall’Etna. I 9 ettari di vigneto acquisiti sul vulcano sono a 650 metri con vista del mare di Taormina.

“Con l’Etna siamo ripartiti da zero – commenta Jacopo Bacci, nel corso della presentazione dello spumante metodo classico Barbaione – con varietà e terroir a noi completamente sconosciuti. Amiamo la Toscana, la nostra terra d’origine, ma vogliamo assaggiare altri vini: siamo entusiasti della nuova tenuta sull’Etna”. La tenuta di Bacci a Linguaglossa (accanto a Scilio e sotto Gambino Vini) è stata rilevata a un’asta giudiziaria e comprendeva, inizialmente, 5 ettari oltre a una cantina di 1.200 metri quadrati. Si potranno produrre fino a 250 mila bottiglie, soprattutto Etna Rosato Doc da viti autoctone di Nerello Mascalese ed Etna bianco da uve Carricante.

(La tenuta rilevata)

Tre Denominazioni
Bacci Wines è presente in 3 Docg toscane attraverso una serie di aziende biologiche. Le tenute si localizzano nel Chianti classico (Castello di Bossi, Tenuta di Renieri e Barbaione), a Montalcino (Renieri) e nel Morellino di Scansano (Terre di Talamo). Le 5 aziende coprono oltre 900 ettari, di cui 200 vitati, ed esprimono 21 etichette fra vini rossi, bianchi, rosé, dolci e spumanti. A cui si aggiunge il metodo classico Barbaione con Sangiovese 100%, appena 3.500 bottiglie. “Per noi era fondamentale ottenere un prodotto di qualità – sostiene Bacci – Un vino con un suo carattere che identifichi la zona di produzione, il Chianti Classico. Dopo vari tentativi, è arrivata la nostra nuova bollicina. La parte più complicata del processo è stata eliminare il sentore amaro, tipico del Sangiovese poco maturo, dalla base che abbiamo scelto di spumantizzare. Per creare una base equilibrata, fresca e minerale è stato necessario effettuare micro vendemmie molto accurate e non un semplice diradamento dei grappoli”.

Dal tessile al vino
L’ex imprenditore tessile Marco Bacci non è l’ultimo arrivato nel vino sebbene abbiano acquistato la prima tenuta, Castello di Bossi, solo nel 1983, seguita da Renieri a Montalcino nel 1998, Terre di Talamo nel 2000 e Barbaione e Tenuta di Renieri nel 2015. Nel 2019 Renieri Brunello di Montalcino 2015 è stato premiato come secondo vino migliore al mondo con 100 punti da James Suckling. Era successo anche con Renieri Brunello di Montalcino Riserva 2010. La produzione dell’azienda è di 1,5 milioni di bottiglie, di cui 500 mila Chianti Classico, 250 mila Invetro, 100 mila Morellino di Scansano, 100 mila Chianti Classico Riserva e 60 mila Brunello di Montalcino.
Nel 2020 Bacci Wines ha realizzato ricavi per 10,6 milioni e un utile di 2,5 milioni. Il 95% del fatturato è realizzato all’estero, soprattutto negli Stati Uniti e Asia. Nel 2021 i numeri principali sono stati confermati.